Palermo – Alle 10:12 hanno preso il via le operazioni di disinnesco dell’ordigno bellico americano della seconda guerra mondiale con circa 170 chili di materiale esplosivo, ritrovato alcuni giorni fa al Castello a Mare durante le operazioni di bonifica archeologica del sito.
Chiuso un perimetro di circa 400 metri che ha coinvolto oltre 1000 persone. Tutte le operazioni sono seguite dal COC (Centrale Operativa Comunale) allestito presso l’ex chiesa di San Mattia di via Torremuzza alla Kalsa.
“Abbiamo ritardato qualche minuto l’inizio delle operazioni – ha detto Francesco Mereu, responsabile della Protezione civile comunale – perché una coppia di turisti alloggiata in un bed&brekfast non aveva saputo della notizia. Le operazioni dovrebbero durare circa due ore. La prima mezz’ora servirà per spostare l’ordigno nel bunker che è stato realizzato, poco distante, con appositi contenitori rivestiti di sabbia”.
“La cittadinanza interessata -ha detto il vice sindaco, Emilio Arcuri, dalla sede del COC – ha dimostrato la massima collaborazione con le forze dell’ordine e con il personale di protezione civile impegnato nelle operazioni di sgombero dell’area interessata. La maggior parte ha usufruito dei propri mezzi per lasciare le proprie abitazioni, nonostante ci siano a disposizione dei mezzi Amat per gli spostamenti nei centri di accoglienza predisposti dal comune.”
La scuola Federico II dell’I.C. Politeama e il Plesso Oreto presso l’I.C. Silvio Bocconi sono i due centri di accoglienza predisposti, nel caso in cui le operazioni dovessero durare più del previsto, potrebbero essere anche otto ore.
ore 10,55 Con le operazioni di disinnesco in corso, ancora alcuni residenti all’interno del perimetro, escono da casa per la consueta passeggiata domenicale. È il caso di Luigi Mendola, di origini americane che vive alla Kalsa da oltre 10 anni: “Appena uscito da casa mi sono stranizzato di non vedere persone e soprattutto auto. Sapevo dell’ordigno ma essendo trascorsi parecchi giorni pensavo lo avessero disinnescato. Ho saputo solo ora che non potrò più rientrare a casa fino a conclusione delle operazioni, speriamo che siano veloci e sicure.”
ore 11,03 spostata la bomba nel bunker allestito a fianco dell’ordigno. Gli artificieri si apprestano ora al despolettamento.
ore 11,16 “fra pochi minuti – ha detto Arcuri – ci sarà una prima esplosione dovuta allo spolettamento e poi una un po’ più forte sempre per la stessa operazione. Questa comunicazione è per evitare che si crei il panico. È un’operazione svolta in assoluta sicurezza”.
ore 11,41 È avvenuta l’esplosione della prima micro carica per il despolettamento della bomba. Tra pochi minuti verrà fatta saltare anche la seconda spoletta.
ore 12,12 È avvenuta con successo anche l’ esplosione della seconda spoletta. Così l’ordigno è pronto per essere trasferito, con apposito mezzo, alla cava di Pian dell’Aia, in contrada Piano dell’Occhio, dove verrà fatto brillare. Secondo quanto dichiarato dal Capitano del quarto Reggimento Guastatori dell’Esercito Italiano, Daniele Piazza, responsabile delle operazioni di disinnesco: “L’ordigno, dormiente, risale al 1943 e, viste le dimensioni, poteva essere un pericolo. Sarebbe bastato un movimento della terra per farlo brillare.”
La bomba viene adesso caricata sul mezzo del Comune appositamente allestito con un letto di sabbia. Secondo quanto dichiarato dal Commissario della Polizia Municipale, Ignazio Agati: ” Il convoglio che porterà la bomba fino alla cava di Pian dell’Aia, seguirà il percorso: via Francesco Crispi, via Duca della Verdura, via Notarbartolo, via Sciuti controsenso, via Lazio, viale Michelangelo, via Castellana e salita per Bellolampo.” L’ordigno verrà fatto brillare in giornata.
Ore 12,35 Soddisfatto della gestione delle operazioni, il vice sindaco Emilio Arcuri: “La macchina organizzativa ha funzionato, ringrazio tutte le strutture comunali e il mondo del volontariato. Questo risultato si è ottenuto grazie alla perizia e all’impegno del Genio Guastatori dell’Esercito. Abbiamo tarato la macchina organizzativa con la previsione del peggior risultato. Non ci sarà bisogno di distribuire i pasti che erano stati previsti per i cittadini che erano stati fatti evacuare. I pasti caldi verranno distribuiti alle organizzazioni di volontariato che sostengono i più bisognosi.”
Il sito archeologico del Castello a Mare, luogo dove vengono svolti anche numerosi concerti, sarà bonificato dal Genio Guastatori: “Tutta la zona del centro storico – ha detto Arcuri – è costantemente sotto controllo anche grazie ai lavori di realizzazione dell’anello ferroviario. I cittadini possono stare tranquilli e continuare a usufruire del Castello a Mare”.
ore 13,35“I varchi che erano stati chiusi per delimitare la zona, all’interno di un raggio di 400 metri dal Castello a Mare, sono stati riaperti. – ha detto il Commissario della PM, Ignazio Agati – Il convoglio, al momento si trova in zona viale Michelangelo e sta per lasciare la città scortato dalle forze dell’ordine, vigili del fuoco e ambulanza del 118. Alle 14 – ha concluso Agati – tornerà in vigore la pedonalizzazione di via Maqueda e viale della Libertà “.
Il Sindaco Leoluca Orlando, si è recato al COC per ringraziare tutto il personale comunale, dell’Amat, della PM, delle forze dell’ordine e del volontariato che sono stati impegnati in questa giornata.