Il sindaco Leoluca Orlando, oggi pomeriggio ha incontrato a Palazzo delle Aquile il direttore generale di Unicef Italia, Paolo Rozera, nell’ambito delle manifestazioni organizzate da Comune di Palermo e Unicef sulla promozione dei diritti dei minori rifugiati e stranieri non accompagnati.All’incontro erano presenti anche le assessore alla Cittadinanza sociale e alla Scuola, Agnese Ciulla e Barbara Evola, oltre al presidente della Consulta delle Culture, Adham Darawsha“Palermo – ha detto il sindaco Orlando – ha mostrato e mostra sempre più ogni giorno di essere luogo e punto di riferimento mondiale per la cultura dell’accoglienza. Una città nella quale la diversità è un valore e non viene considerata un pericolo”.”La nostra città, in un quadro di importante collaborazione con altre istituzioni e con enti privati – hanno detto le assessore Ciulla e Evola – ha avviato un percorso virtuoso di accoglienza, assistenza, formazione e accompagnamento all’indipendenza per tanti minori che sono giunti a Palermo. Il tutto, analogamente a quanto avviene per i giovani minori italiani affidati al Comune, nella prospettiva dell’autonomia e dell’uscita da percorsi di istituzionalizzazione”.
“Siamo qui a Palermo – ha detto Rozera – perchè assistendo la scorsa estate ad uno sbarco, abbiamo potuto apprezzare come tutta la comunità fra Sindaco, Assessori, Prefettura, Forze di polizia, strutture sanitarie e associazionismo si è adoperata con grande sintonia per accogliere i migranti. Palermo e un punto di riferimento nell’accoglienza ai migranti, ecco pechè sono orgoglioso di essere qui. Riferirò a Samantha Cristoforetti (l’astronauta italiana dell’Esa, nominata recentemente ambasciatrice Unicef che non ha potuto raggiungere oggi il capoluogo siciliano ndr) l’esperienza della Consulta delle Culture perché penso che sia un esempio lodevole che da promuovere in altre parti d’Italia”
“La collaborazione tra noi e Unicef – ha commentato Adham Darawsha – è una tappa importante per l’impegno verso in minori in generale e i minori non accompagnati in particolare. I giovani immigrati affrontano difficoltà enormi che vanno affrontati con la collaborazione di tutte le istituzioni. E l’Unicef potrebbe promuovere il loro inserimento nella società tramite progetti di inclusioni e di educazione”.