Un’alimentazione sbagliata è in grado di anticipare la comparsa di malattie naturalmente associate all’età avanzata come il diabete 2, tipico degli anziani. Ma un cambio stili di vita, se tempestivo, riesce a farlo retrocedere.
Lo mostra quanto accaduto alla più giovane paziente mai individuata, una bimba di soli tre anni: il caso è stato registrato negli Stati Uniti ed è stato analizzato dagli esperti in occasione della riunione annuale della Associazione Europea per lo Studio del Diabete (EASD).
La bimba pesava 35 kg quando è stata visitata la prima volta dagli specialisti dell’Health Science Center, dell’Università del Texas. Dopo una prima diagnosi, gli esperti hanno subito individuato come una dieta inadeguata e la mancanza di esercizio fisico abbiano svolto un ruolo importante nella patologia. Ma hanno anche dimostrato che la rotta si può invertire cambiando stili di vita. Come è successo fortunatamente alla bambina, di origine ispanica. Seguita dagli specialisti, solo sei mesi dopo la diagnosi non aveva più bisogno di farmaci e i suoi zuccheri nel sangue erano tornati alla normalità. Aveva perso quasi 9 kg.
In aumento in tutto il mondo e alimentata in parte dalla crescente obesità, la presenza di diabete di tipo 2 tra i giovani è rarissima e comunque ancora mai registrata sotto i 5 anni. La maggior parte dei bambini sono invece diagnosticati con il tipo 1, una condizione di origine genetica, in cui il sistema immunitario attacca per errore le cellule responsabili del controllo della glicemia.