Si è svolto ieri, 17 maggio, presso la Chiesa Santa Cristina la Vetere, a Palermo, il quarto incontro del ciclo di seminari e dibattiti dedicati al turismo relazionale ed esperienziale denominato Decalogos Tour 2018, indetto dall’associazione ItiMed (Itinerari del Mediterraneo) e intitolato “L’impatto dei grandi eventi: visioni, suoni e sapori per scoprire l’identità dei luoghi“.
I lavori, sono stati moderati dalla giornalista Marianna La Barbera e introdotti dall’architetto Antonella Italia, presidente di ItiMed. Sono intervenuti Rosanna Augello, referente dell’associazione culturale Siciliando Style e Marco Sorrentino presidente della cooperativa turistica Terradamare.
Il pomeriggio è stato, inoltre, animato anche dal contributo delle giornaliste Amelia Bucalo Triglia (ideatrice del Teatro del Fuoco), Laura Anello (presidente de Le Vie dei Tesori) Maria Laura Crescimanno (referente di Islandsmedfood). Le conclusioni sono state affidate a Gabriella Di Maria e Giovanna Gebbia responsabili, all’interno di ItiMed, rispettivamente del settore Eventi e della Comunicazione esterna.
Durante l’incontro, ampio spazio è stato dato al tema dei grandi eventi che, oltre ad attrarre l’attenzione e l’attrattiva turistica per la spettacolarità delle manifestazioni, attivano processi virtuosi di economia e sviluppo utili a migliorare, stimolare e promuovere il comparto turistico territoriale.
Innovazione, rischio, coraggio, progetti ambiziosi che, da una fase embrionale e pionieristica, si sono trasformati in veri e propri luoghi di tendenza locale: queste le parole chiave che contraddistinguono le realtà associative e cooperative che hanno partecipato all’incontro, il quarto, del Decalogos Tour 2018.
Amelia Bucalo Triglia, in merito al cartellone degli spettacoli previsti per questa stagione 2018 del Teatro del Fuoco, rivela in esclusiva: «Quest’anno ci sarà più fuoco rispetto alle scorse edizioni. Ci saranno meno artisti, ma saranno più “infuocati”. Gli artisti saranno in tutto 55 – prosegue la giornalista – provenienti da diverse parti del mondo e, la novità di quest’anno sarà un’artista australiana».
Dalla fotografia amatoriale, l’amore per la Sicilia, i suoi luoghi, le sue prelibatezze e le sue meraviglie architettoniche e culturali, nasce Sicilando Style: dapprima solo come gruppo social su Facebook (che conta, attualmente, oltre 55.000 iscritti), ora divenuta realtà associativa riconosciuta a livello territoriale.
Interviene Rosanna Augello che, oltre a portare i saluti del presidente Vincenzo Perricone, assente per altri impegni contingenti, ha spiegato: «Siamo un gruppo particolarmente “pulito”, un’associazione no-profit, composta da 13 persone che lavorano quasi h24 per controllare che i componenti condividano informazioni utili senza che si crei alcun tipo di problemi e attacco. Oggi siamo più evoluti e, grazie ad accordi di partnerariato con altre realtà locali, cerchiamo di promuovere il più possibile la cultura siciliana».
«La maggior parte delle cooperative che riescono ad andare avanti in Sicilia – spiega Marco Sorrentino – sono le piccole cooperative. Chi ha scelto di operare nel settore turistico-culturale ha deciso di darsi la zappa sui piedi – ironizza Sorrentino – perché la cooperativa è uno di quegli agenti commerciali che ha costi di gestione superiori rispetto ad altri».
«Noi – prosegue e conclude Sorrentino – siamo partiti con l’idea che ciò che avremmo dovuto creare era il lavoro, per cui le attività che andavamo a promuovere dovevano necessariamente essere di qualità al fine di produrre reddito: dopo 5 anni, e tante difficoltà, ci siamo riusciti».
Interviene, infine la giornalista Maria Laura Crescimanno, esperta di viaggi e di travel journasism (giornalismo in ambito turistico), che ha raccontato alcune sue esperienze e ha spiegato cos’è Islandsmedfood: «Fare la giornalista è sempre stata una vocazione e sempre lo sarà. Tuttavia – prosegue la giornalista – arriva un momento in cui bisogna crescere e scegliere che piega dare alla propria vita. Ho deciso di prendere il mio bagaglio di conoscenze, da libero professionista, e andare a Milano durante l’Expo: da quell’esperienza è nata l’idea di creare un progetto turistico fondato sul cibo».
« Insieme ad alcuni chef stellati – continua e conclude la giornalista – abbiamo deciso di metterci insieme in un progetto comune: creo, allora, il brand (marchio) Islandsmedfood per raccontare il nostro lifestyle (stile di vita) del Mediterraneo e promuovere passeggiate sensoriali e show cooking (spettacoli/mostre di cucina) di qualità».
A concludere i lavori, l’intervento di Giovanna Gebbia che definisce l’attività delle realtà che operano nel comparto turistico-culturale dei “portatori di valore” che devono far comprendere al visitatore che ciò che sta vivendo, mangiando, guardando non lo troverà da nessun’altra parte e, per questo, ha un valore inestimabile.