Tutto iniziò anni fa a Io Canto, ma quel palco era solo sperimentazione, slancio, sogno poggiato sul desiderio di gridare alla vita attraverso la musica. Leggerezza fatta di note, che quando s’intrecciano alle sfumature interpretative, incasellano atmosfere magnetiche. Questa è Celeste, una diciannovenne siciliana acqua e sapone, che davanti al microfono crea pensieri ritmati con voce sofisticata, a uso e consumo di un pubblico trasversale, sempre in cerca di un punto in equilibrio tra tradizione ed evoluzione del sound. Una propulsione naturale per il pop, senza fronzoli, senza manierismi, a metà strada tra il funky e il rock, tra l’inglese e il siciliano, lì dove le parole fanno giri ampi, per poi mirare dritte al cuore.
Cresciuta a pane e Mina, a sei anni il suo compagno di giochi è il flauto traverso, mentre le musicassette del padre suonano i Beatles e Ella Fitzgerald trascina i suoi pensieri tra le basole di Canicattì e il desiderio di un futuro legato al filo di un amplificatore. Questa è Celeste, una ragazzina riservata che ha provato il brivido di duettare con Baglioni e Cutugno, senza però farsi stregare dal mondo dei talent, mantenendo salda la voglia di studiare, allenare la voce e coltivare l’impegno per quella che ha sempre immaginato come una professione, più che una semplice passione.
Il suo debutto live – dopo il lancio radiofonico del singolo “Changing for the better” del nuovo album “+18” prodotto e arrangiato da Tony Brundo presso Sonoria Studio Rec – sarà venerdì 7 luglio, al Cortile Platamone di Catania, per un evento che non vuole essere il classico showcase che rilancia l’estate con motivetti ritmati, ma una performance che mette in luce un lungo lavoro di ricerca. Dove gli innesti e le influenze musicali che l’hanno instradata in questi anni, diventeranno protagonisti di 14 brani inediti – tutti diversi, tutti attuali e originali negli arrangiamenti – accompagnati da performance artistiche e dalla voce narrante della conduttrice radiofonicaAntonella Insabella, che introdurrà il pubblico in un’atmosfera intima, dove spazio e tempo faranno capolino tra una ballad nostalgica e una spruzzata di reggae elettronico.
Un vero e proprio diario musicale, quello della giovane vocalist, che racchiude con distacco interpretativo la sua dimensione acustica in un mix di generi e stili, e che ha visto la collaborazione di tantissimi professionisti che hanno incorniciato una voce dal timbro limpido e già matura, dentro sonorità contaminate e contagiate dall’energia di questa cantante dal look retrò e dallo stile glam.
Questa è Celeste Caramanna, la studentessa universitaria che studia portoghese, cinese e anglo-americano, e che attraverso la musica tradurrà il linguaggio delle emozioni.