venerdì, 22 Novembre 2024
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Davide Faraone contro i sindacati siciliani per i musei chiusi

Duro attacco di Davide Faraone, Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nel Governo Renzi, ai sindacati siciliani i quali -secondo Faraone sono – “pronti a imbracciare le armi e a scendere in piazza in Sicilia”.

Faraone attraverso il suo profilo Facebook lancia strali contro chi organizza:”Un sit-in e uno sciopero: non uno ma ben due giorni di protesta nella stessa settimana. E in effetti ce n’è proprio bisogno. Si possono tagliare i permessi sindacali nel pubblico impiego, che in Sicilia sono il 600 per cento in più rispetto a quelli dei colleghi nazionali? Si può prevedere che le pensioni dei dipendenti regionali si calcolino con il sistema contributivo, come in tutta Italia? Non sia mai. Dunque si scende in piazza e si protesta.
Naturalmente però, dai sindacati, non una sola parola sulla chiusura domenicale dell’ottanta per cento delle aree archeologiche e dei musei siciliani. L’ottanta per cento. Un danno enorme per il turismo che è e dovrebbe essere fattore di crescita per la Sicilia. Uno scandalo che si consuma nel silenzio generale.
Gli scioperi per tutelare i privilegi di pochi? In questa cornice sono veramente una brutta cosa. Come diceva Luciano Lama, “il sindacato deve tenere una linea non corporativa, non indifferente ai problemi del paese, deve mirare all’interesse generale, nazionale”. Non ci sembra sia proprio questo il caso.
Noi vediamo un’unica strada praticabile, quella dello sviluppo. Il che vuol dire rendere produttivi gli stipendi che si pagano. Vuol dire tenere aperti i musei in base alle esigenze dei turisti e non a quelle dei dipendenti pubblici. Basta con una Sicilia “vittima” del suo statuto speciale. Basta con i parrucconi che predicano un autonomismo da strapazzo”.

Ma le sue parole non sembra che siano state molto gradite e da più parti, ma sicuramente da chi è parte in causa, partono bordate contro il politico palermitano. Nel suo post c’è chi lo accusa che essendo un privilegiato non dovrebbe parlare e c’è  addirittura, chi aspetta di vederlo in giro per le elezioni per dargliele. Anche dal Veneto lo criticano e lo invitano a zittirsi ricordandogli i suoi titoli di studio. Insomma forse, anzi senza forse, la sua trovata contro i sindcati ha scosso l’ambiente più della Leopolda siciliana, ma la politica è  anche questo. Nessuno nelle critiche espresse ha però parlato dei musei chiusi la Domenica o anche il Sabato. Davide Faraone a qualcuno sarà anche antipatico, ma stavolta ha forse toccato un nervo scoperto?

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