sabato, 23 Novembre 2024
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Dal 23 al 26 ottobre torna a Palermo il Festival delle Letterature Migranti: ecco il programma della X edizione

Sedici autori nazionali e internazionali, oltre 30 discussant, mostre, concerti, talk, incontri con le scuole e con i centri aggregativi della città. È stato presentato questa mattina a Palazzo Branciforte il programma della decima edizione del Festival delle Letterature Migranti che si svolgerà dal 23 al 26 ottobre ai Cantieri Culturali alla Zisa.

Generazioni”, il titolo scelto dal direttore artistico Davide Camarrone per riflettere sulla trasmissione della conoscenza e le trasformazioni del sentire sociale a partire dai grandi nodi irrisolti: dalla migrazione ai diritti di cittadinanza per i giovani italiani di seconda generazione, dallo spopolamento del Sud alle nuove povertà, dalle questioni di genere alla politica, dalla guerra alla resistenza degli autori in esilio.

Un’edizione con autori di primo piano della narrativa come Antonio Franchini, vincitore del 62esimo premio Campiello – selezione giuria dei letterati, con il suo ultimo romanzo Il fuoco che ti porti dentro (Marsilio, 2024), Claudia Lanteri, autrice de L’Isola e il tempo (Einaudi, 2024), tra i grandi successi letterari del 2024, il giornalista Carmelo Sardo con il romanzo Le notti senza memoria (Open, 2024), e della saggistica con personalità come il giornalista Marcello Sorgi autore di San Berlinguer(Chiarelettere, 2024) sul politico più amato della sinistra italiana. Spazio a voci originali di autrici italiane di seconda generazione: Anna Maria Gehnyei, scrittricee artista poliedrica, nata in Italia da genitori liberiani, autrice deIl corpo nero(Fandango, 2023), una storia autobiografica di cosa significa crescere come italiana di seconda generazione; o la giornalista di origini marocchine Karima Maoual autrice di Il freddo in Africa e altre storie di un’Italia nata altrove (Luiss University Press, 2024) ed Emanuela Anechoum che nel romanzo di formazione Tangerinn (Edizioni, E/O, 2024) racconta la sua vita e la scelta di emigrare a Londra da un paesino della Calabria. E ancora i giornalisti Raphaël Krafft, Passeur(Keller, 2020), Giulia Siviero Fare Femminismo (Nottetempo, 2024), Niccolò Zancan Antologia degli sconfitti (Einaudi, 2024), Alberto Stabile, Il giardino e la cenere (Sellerio 2024).  

Al tema dello spopolamento giovanile delle aree interne, FLM 2024 dedicherà un focus particolare in collaborazione con Repubblica-Palermo che su questo argomento ha avviato un’inchiesta-reportage a firma dello scrittore Gaetano Savatteri. In programma un talk a più voci con, tra gli altri, lo stesso Savatteri, il capo redattore Emanuele Lauria e il direttore artistico del festival Davide Camarrone.Repubblica seguirà con i suoi cronisti il festival e sarà presente ai Cantieri Culturali alla Zisa con un suo corner per incontrare autori e lettori.

Tante le partnership ad iniziare da quella con Kulture Ensemble e “Altrove”, programma per residenze di artiste e artisti che vivono in esilio in Germania e in Francia, promosso da Kultur Ensemble PalermoQuest’anno le protagoniste di Altrove saranno: Atefe Asadi, scrittrice, poetessa, redattrice e traduttrice iraniana che a Palermo si dedicherà alla stesura del suo primo romanzo “Cinderella’s Wounds” (Le ferite di Cenerentola), dedicato alle storie di donne iraniane ferite durante le rivolte in corso nel Paese, e la scrittrice e artista visiva Nastya Rodionovaclasse 1986, che nel 2022, dopo l’inizio della guerra in Ucraina, è stata costretta a fuggire con la famiglia in Francia, dove ha ottenuto lo status di rifugiata politica. A Palermo si dedicherà allo sviluppo di “Untranslatability”, un progetto multidisciplinare nell’ambito del quale affronta il problema della traduzione e dell’impossibilità di tradurre parole e significati da una lingua all’altra.

“Il titolo Generazioni – dice Camarrone – contiene in sé il genere e il generare, ma anche il termine azione, ciò che ci spinge a non fermarci, a nutrirci del più luminoso ottimismo della volontà pure dinanzi al più ottuso pervicace pessimismo della ragione. Ogni generazione ha il dovere di trasmettere le conoscenze alla successiva. Le fratture di questo tempo a cominciare dai conflitti in corso e le sue veloci trasformazioni, rischiano di rendere difficile questo passaggio”.

In conferenza stampa, Camarrone ha annunciato la decisione di dedicare questa edizione alla giornalista ucraina Viktoria Roshchyna, morta all’età di 27 anni, per raccontare la vita dei profughi nei territori occupati dal regime russo.

Per l’assessore comunale alla Cultura Giampiero Cannella, intervenuto alla conferenza stampa: “FLM si caratterizza come uno degli eventi più stimolanti del panorama culturale palermitano perché è un Festival che pone sempre al centro dell’attenzione i problemi dell’attualità cercando di trovare sintesi e soluzioni. Un festival aperto in cui scrittori, uomini di cultura, artisti fungono da stimolatori di dibattito. Un Festival così non poteva che avere vita a Palermo, città naturalmente vocata al dialogo”.   

In apertura, la presidente di Fondazione Sicilia, Maria Concetta Di Natale ha ricordato come “la Fondazione guarda e partecipa con attenzione al Festival ormai da anni apprezzandone linee e contenuti”.

Flm è organizzato dall’Associazione Festival delle Letterature migranti con il sostegno di: Comune di Palermo, Città metropolitana, Fondazione Sicilia e Otto per mille Valdese.

IL PROGRAMMA

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