martedì, 24 Dicembre 2024
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Da oggi cani sporchi e senza cibo all’interno del canile: non è un problema per il comune di Palermo?

Palermo – “Arriva, a quanto pare, un ennesimo atto di superficialità da parte dell’amministrazione comunale di Palermo nei confronti degli animali. Scaduto il contratto con l’Associazione animalista ADA, che gestisce la struttura e i servizi del canile, il Comune non avrebbe pensato al necessario rinnovo o all’eventuale sostituzione degli operatori, nonostante sembri essere intenzionato ad affidare l’incarico al personale Reset, ex Gesip.” Questo ci ha detto Laura Girgenti, referente palermitana UGDA che questa mattina assieme a diversi volontari si è recata davanti ai cancelli del canile, segnalando subito le criticità.

L’attivista  ha  denunciato per prima  il problema sul suo profilo facebook e infatti scrive “il contratto con l’Associazione animalista è scaduto e il Comune non ha provveduto né a rinnovare il contratto né a rimpiazzare gli operatori. Il canile stamattina è vuoto,  non ci sono operatori e i cani sono tra le loro feci, tra questi c’è pure un pitbull chiuso in una gabbietta, che dovrebbe essere subito fatto uscire per la sgambatura, ma ovviamente il Comune non sta provvedendo. Oggi per tutti i cani niente pulizia, niente terapie, niente sgambatura e niente cibo”.

Di fronte a questa situazione d’emergenza, secondo quanto è stato detto dalla referente UGDA, è stata chiamata la polizia,  che avrebbe di fatto constatato  l’interruzione di pubblico servizio e lo stato di maltrattamento, dovuto alle scarse condizioni igieniche: alcuni cani, infatti,  sarebbero stati  trovati tra i loro stessi escrementi. “Dato che il contratto è scaduto ieri – ha detto Laura Girgenti – il Comune avrebbe dovuto provvedere in tempo, almeno con una proroga o con l’affiancamento di nuovo personale, ma di tutto questo non è avvenuto nulla”. Oggi, invece, il canile si sarebbe svegliato senza operatori e pare, inoltre, che i  veterinari non abbiano neanche potuto effettuare le varie e giornaliere terapie, a causa della mancanza di personale.

Attualmente i cani della struttura sarebbero sporchi, senza cibo e lasciati a sé stessi. Circostanza, questa,  che mortificherebbe certamente  la salvaguardia e il rispetto dei cani della città.Per fronteggiare il problema, nell’attesa che il Comune intervenga e trovi una soluzione, gli uffici per il momento avrebbero richiesto agli animalisti di fare volontariato e di continuare, quindi,  a svolgere gratuitamente gli stessi servizi, che fin adesso erano eseguiti all’interno del canile.

Frattanto nella gestione del canile non mancano e si aggiungono ulteriori polemiche sul possibile affidamento alla reset,  “non siamo mai stati contrari al fatto che rientri  la Reset, – ci ha detto ancora la responsabile UGDA- purché questa si limiti alla sola mansione di pulizia. Così come dovrebbe essere per tutti i canili e i rifugi pubblici e privati, la conduzione di determinati servizi, come ad esempio le terapie, la sgambatura, la somministrazione di cibo e le adozioni devono necessariamente restare nelle mani delle associazioni protezionistiche”.

Così, nei riguardi dei quattro zampe,  Palermo sembrerebbe inaugurare il nuovo anno. Mettendo, dunque,da parte il rispetto e la tutela dei diritti degli animali e convivendo con tutti quei problemi, quali randagismo, abbandoni e adesso la gestione del canile, che danno, intanto, l’immagine di una città insensibile e arretrata.

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