martedì, 24 Dicembre 2024
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“Cuntu, cantu e n’cantu”, il 31 ottobre e l’1 novembre a Castellammare del Golfo

Due sere per miscelare tre elementi della tradizione popolare siciliana: “Cuntu, cantu e n’cantu”. Bastano queste tre parole per dare il nome alla prima edizione di una manifestazione – che è anche un progetto culturale e artistico – dove il 31 ottobre e l’1 novembre saranno protagoniste le strade e i belvedere naturali di Castellammare del Golfo, dove si esibiranno artisti di strada e cantanti e musicisti di fama nazionale.

Ad organizzarlo, il comune di Castellammare del Golfo, da un’idea di Antonio Enea, Rosanna Fasullo, Maria Tesè e Cocò Gulotta.

Così nelle due serate, dalle 19 alle 23, si potranno assistere a spettacoli di lettori-cuntisti, trampolieri, maghi, teatranti e artisti, lungo l’ambiente urbano compreso tra Villa Margherita, corso Bernardo Mattarella e corso Garibaldi.

Alle 23 prenderanno il via i concerti. Il 31 ottobre toccherà a Eugenio Bennato con i Taranta Power, progetto che ha come obiettivo la diffusione nazionale, ma soprattutto internazionale, della Taranta, da intendersi come ballo e come stile musicale appartenente al mondo Mediterraneo ma con un forte carattere italiano. Ad anticiparli saranno i Bottega Retrò, ovvero l’attore e cantautore Cocò Gulotta e il chitarrista e compositore Al Di Rosa, accompagnati da Romina Denaro al contrabbasso, Giampaolo Terranova alla batteria ed Egidio Eronico al violoncello. Al centro della scaletta i brani del loro repertorio di Teatro-Canzone.

Domenica 1 novembre, sempre alle 23, a intrattenere il pubblico penserà Alfio Antico, ovvero il percussionista e cantante italiano, tra i maggiori interpreti europei della tammorra, ovvero il tamburo a cornice costituito da una membrana di pelle d’animale. Tra le persone con cui ha collaborato in passato: Peppe Barra, Tullio De Piscopo, Edoardo Bennato, Lucio Dalla, Fabrizio De André, Roberto Carnevale, Renzo Arbore e la sua Orchestra Italiana, Eugenio Bennato. Seguiranno i Lautari, lo storico gruppo catanese di musica folk, capace di riadattare la musica tradizionale siciliana al suono moderno

«Il progetto culturale – spiegano gli organizzatori –  intende miscelare tre elementi della tradizione popolare siciliana, che sono il cunto, il canto e l’incanto in una manifestazione eterogenea. Il cuntu è stato da secoli trasmesso dai cantastorie, cuntastoria e cuntisti, che in Sicilia hanno una grande tradizione, che si riscontra anche nella parlata tipica. Il canto siciliano, è espressione della vita quotidiana, dei lavori e della preghiera, legata anche a balli tipici. L’Incanto è l’arte della magia e dello stupore rappresentato dalle moltitudini di artisti di strada presenti in Sicilia che con le varie arti circensi, magiche e di giocoleria stupiscono i passanti».

Tutti gli eventi di “Cuntu, cantu e n’cantu” sono pubblici e gratuiti. Per essere aggiornati sugli eventi in tempo reale c’è anche una pagina Facebook:www.facebook.com/ccn.cmare?fref=ts.

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