Si rinnova anche quest’anno il gemellaggio tra Una Marina di Libri, il Festival dell’editoria indipendente di Palermo, giunto alla quattordicesima edizione, e Radicepura Garden Festival, l’appuntamento internazionale dedicato al garden design e all’architettura del paesaggio Mediterraneo che coinvolge artisti, studiosi, designer, imprenditori, dall’Italia e dall’estero, proponendo una visione di bellezza, sostenibilità e salvaguardia del territorio.
Una Marina di Libri, che si svolgerà da giovedì 8 a domenica 11 giugno a Parco Villa Filippina di Palermo, sarà ospite de Le domeniche in giardino, il fitto e ricco programma di incontri letterari, musicali e di dialogo previsti dalla quarta edizione della biennale promossa dalla Fondazione Radicepura.
L’appuntamento dedicato alla lettura e ai libri si terrà, dalle ore 10 alle 13, nei giardini di Radicepura, con una visita guidata (ore 11) per ammirare le bellezze del giardino, un gioiello dal punto di vista botanico, dove vengono curate e custodite 3000 specie di piante mediterranee e una preziosa banca semi.
Ad illustrare alcune delle novità previste nella quattordicesima edizione di Una Marina di Libri ci saranno: Gaetano Savatteri, direttore artistico e letterario di Una Marina di Libri, Maria Giambruno, direttrice esecutiva del Festival e Masha Sergio, editor di Navarra editore e membro della direzione artistica di Una Marina di Libri dalla prima edizione del Festival. A chiudere la mattinata letteraria l’incontro (ore 12) con Mattia Corrente che presenterà il romanzo La fuga di Anna (Sellerio, 2022), con lo scrittore dialogheranno Gaetano Savatteri e Masha Sergio.
“L’idea del gemellaggio – spiega Savatteri – con realtà imprenditoriali e culturali importanti come Radicepura Garden Festival, riconosciuto anche all’estero come eccellenza del territorio, è quella di creare delle parentele virtuose tra i festival che, negli anni, si sono distinti per avere aperto le porte a tutto ciò che gira intorno al concetto di arte, cultura e bellezza. I libri, così come le piante e gli alberi, sono l’ossigeno per la formazione di un pensiero critico volto alla capacità di crescita di un intero Paese. Editori e scrittori, pilastri fondamentali per Una Marina di Libri, sono i protagonisti di una macchina complessa che ci consente di sviluppare la nostra conoscenza e di tutelare la libertà di pensiero”.
Una Marina di Libri, che quest’anno ha come tema conduttore Il fascino dell’eresia, ha ricevuto il Premio Sicì 2023, per il sostegno e la promozione della cultura e per avere dato impulso in Sicilia a tante altre iniziative analoghe, a consegnare la targa l’assessore regionale ai Beni Culturali, Francesco Scarpinato.
Maria Giambruno, ideatrice e direttrice esecutiva di Una Marina di Libri, così commenta: “La natura come espressione sublime di arte è una suggestione che abbiamo sposato attraverso numerose edizioni del Festival ambientate all’interno dell’Orto Botanico di Palermo, un vero museo a cielo aperto. Coltura e cultura derivano entrambi dal latino còlere, coltivare, ed è ciò che da quattordici anni cerchiamo di fare attraverso il nostro variopinto Festival: coltivare lo spirito e accrescere le occasioni di incontro e di relazione tra le persone e le arti avendo presente che solo accrescendo la propria sensibilità e competenza si può migliorare la qualità della società e costruire una cittadinanza più attiva e responsabile”.
Una Marina di Libri è organizzata dal Consorzio C.C.N. (Centro Commerciale Naturale Piazza Marina & Dintorni), in collaborazione con Navarra Editore, Sellerio Editore, Libreria Dudi e Università degli Studi di Palermo.
La fuga di Anna | Scheda del libro
Anna e il vecchio Severino, la speranza di ritrovare e ricondurre a sé una moglie che è uscita di casa ed è scomparsa. Sulle sue tracce inizia un peregrinare per la Sicilia, un’indagine nel passato, un’immersione nella memoria, un esame delle proprie azioni e delle proprie scelte, dalle quali emergeranno le verità fino ad allora eluse, devastanti e impietose.
La moglie, dopo una vita intera passata accanto al marito, è uscita di casa ed è scomparsa. Trascorso un anno lui decide di lasciarsi tutto alle spalle, saluta Stromboli, l’isola in cui hanno abitato, gli oggetti consueti e le abitudini quotidiane, e si mette in viaggio alla ricerca di lei. Anna e il vecchio Severino, la speranza di ritrovarla e ricondurla a sé. Inizia così un peregrinare per la Sicilia, nei luoghi che hanno segnato la loro esistenza. Non è solo un’indagine nel passato, un’immersione nella memoria, un esame delle proprie azioni e delle proprie scelte, dalle quali emergeranno le verità fino ad allora eluse, devastanti e impietose. È anche un confronto con i fantasmi, con gli uomini e le donne che potevano essere e non sono stati, perché traditi o violati da chi avevano attorno.
In questo racconto di voci, di punti di vista e di ambiguità che emergono man mano, Anna vive non vista. Affiora nello sguardo di Severino, che sistema e riscrive il passato mentre prova a comprenderlo, assieme alla storia di una donna che malvolentieri ha obbedito agli ordini, il primo quello perentorio della madre: una femmina nasce per diventare moglie di un uomo e madre di un figlio. Questo era il suo destino, ma in prossimità della fine, compiuto il tragitto che per tutti le spettava, Anna ha guardato avanti, ha scrutato se stessa ed è sparita nel nulla. Cercando di essere libera come voleva suo padre, che ha abbandonato la famiglia quando lei era ancora una ragazzina, rompendo un ordine e creando il caos. Perché, sembra dire il romanzo attraverso i suoi personaggi e nella scrittura di un autore che affronta a sua volta una strada rischiosa, ogni libertà contiene una violenza, ogni rinuncia una ferita che non si può rimarginare, ogni scelta che ci rende felici è causa del dolore di qualcun altro. Ma la comprensione e l’accettazione di questa verità brutale richiede l’esperienza di tutta una vita.
Mattia Corrente è nato nel 1987 e vive in Sicilia in provincia di Messina. La fuga di Anna è il suo primo romanzo.