domenica, 22 Dicembre 2024
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Cultura, l’archivio del giornalista Sergio Palumbo donato alla Regione Siciliana

Altra news dai beni culturali in Sicilia: una mostra per ricordare i finanzieri morti durante il terremoto di Messina

L’Archivio video-fotografico di Sergio Palumbo, giornalista e scrittore prematuramente scomparso nel maggio 2021 – grazie all’atto di donazione da parte dell’erede Massimo Palumbo – entra a far parte delle Teche del Centro Regionale per l’Inventario la Catalogazione e la Documentazione della Regione Siciliana, diretto da Laura Cappugi.

A Sergio Palumbo e all’acquisizione del suo Archivio, il CRICD ha dedicato una presentazione lo scorso 21 aprile prossimo a Villino Florio alle ore 18, alla presenza dell’Assessore ai Beni Culturali e Identità siciliana, Alberto Samonà, con interventi di Laura Cappugi, Massimo Palumbo e Milena Romeo.


“Gli archivi della Regione Siciliana si arricchiscono di un prezioso contributo che assicura alla memoria l’opera di un grande giornalista e raffinato studioso che, con la sua attività, ha raccontato alcuni fra i più noti interpreti del Novecento, soprattutto in campo letterario. L’acquisizione del suo patrimonio documentale – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – costituisce un’importante opportunità per quanti, rivedendo le sue interviste che saranno rese consultabili, potranno approfondire la conoscenza di tanti protagonisti del nostro tempo, direttamente dalla loro voce”.


Il ricco patrimonio documentale siciliano, con importanti testimonianze diventerà, a breve, disponibile per la consultazione e la ricerca da parte del pubblico.

Il Fondo comprende 716 documenti tra stampe fotografiche e negativi, video su nastro magnetico, pellicola e dvd, registrazioni audio. Tutto materiale che documenta l’intensa attività di Sergio Palumbo, un intellettuale che tanto ha dedicato alla sua Messina e ai protagonisti della cultura siciliana.

Tra il materiale donato ci sono studi e biografie su Lucio Piccolo, Salvatore Quasimodo, Vann’Antò, al secolo Giovanni Antonio Di Giacomo e interviste memorabili quali quelle a Vincenzo Consolo, Gesualdo Bufalino, Stefano D’Arrigo, Leonardo Sciascia, Giorgio Caproni.

A Sergio Palumbo si deve l’appassionata opera di valorizzazione di quella fervida stagione intellettuale che caratterizzò Messina tra gli anni ’50 e ’80 del secolo scorso. Grazie ad Antonio Saitta, Salvatore Pugliatti, Vann’Antò, la città dello Stretto divenne una fucina culturale, luogo di incontro di scrittori, artisti ed editori italiani e stranieri che si riunivano attorno alla libreria dell’Ospe, all’Accademia della Scocca e alla Galleria del Fondaco. A tal proposito va ricordato che Palumbo nel 2001 è stato autore della più completa bibliografia critica dell’opera poetica di Lucio Piccolo per le edizioni Scheiwiller.

Sergio Palumbo ha curato anche programmi radiofonici per la RAI e documentari, tra cui “L’intellettuale al caffè. Incontri con testimoni e interpreti del nostro tempo”, una serie di conversazioni radiofoniche curate insieme a Loredana Cacicia per Rai Sicilia nel 1991. Una preziosa miniera di informazioni su artisti e letterati siciliani che il CRICD, già nel 2013 ha riunito in un volume con due CD allegati.

Una mostra per ricordare i finanzieri morti durante il terremoto di Messina

Questo pomeriggio alla Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo” di Messina in via I Settembre, si celebra il “Centenario dell’Inaugurazione del Monumento ai Finanzieri caduti nel terremoto del 1908” con una conferenza seguita da un’esposizione museale che resterà gratuitamente aperta al pubblico da domani, mercoledì 27 aprile, fino al 31 maggio.

L’evento, promosso dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina e organizzato congiuntamente con la Biblioteca Regionale Universitaria “G. Longo”, prevede la presentazione del volume “Il Monumento ai Caduti della Regia Guardia di Finanza nel terremoto del 1908. Centenario dall’Inaugurazione 1922 -2022” scritto dal Prof. Vincenzo Caruso, Direttore del Parco Museo Forte Cavalli di Messina e, a seguire, l’inaugurazione della mostra “Il Glorioso Corpo della Guardia di Finanza nella storia di Messina: dall’Unità d’Italia al 1922… e oltre”, con una esposizione di ricco materiale documentale e fotografico sulla storia della Guardia di Finanza, frutto della collaborazione tra la Biblioteca Regionale Universitaria “G. Longo”, il Museo Storico del Corpo e il Comando Regionale Sicilia della Guardia di Finanza di Palermo.

All’incontro, moderato da Domenico Interdonato, Presidente dell’Unione Cattolica Stampa Italiana della Sicilia, presenti la direttrice della Biblioteca Regionale Universitaria “G. Longo” e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Messina, Col. t. SFP Gerardo Mastrodomenico, insieme al Prefetto di Messina, Cosima Di Stani, al Vescovo Ausiliare di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, Mons. Cesare Di Pietro, al Comandante Interregionale dell’Italia Sud-Occidentale, Gen. C.A. Carmine Lopez e al Comandante Regionale Sicilia, Gen. D. Riccardo Rapanotti.

La Biblioteca Regionale in questa circostanza ha svolto il compito molto delicato di recuperare le fonti e gli atti, bibliografici e iconografici, che hanno reso possibile garantire il recupero della memoria storica e rendere il giusto tributo ai Caduti, in particolare a quelli appartenenti al Corpo della “Regia Guardia di Finanza”, promotori della Giornata, che hanno perso la vita nel devastante sisma che ha colpito la città di Messina nel 1908.

La mostra, che è stata allestita in linea con le indicazioni fornite in questi anni dall’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, è un’occasione per riportare alla memoria fatti e persone particolarmente significativi per la comunità, che altrimenti rischierebbero l’oblio. Un modo di guardare al futuro senza rassegnazione, ma con la consapevolezza che è sempre possibile rinascere nella bellezza.

L’evento è stato realizzato anche grazie alla collaborazione del Museo Storico della Guardia di Finanza di Roma, del Comune di Messina, dell’Università di Messina e della Arcidiocesi di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela.

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