Sabato 25 marzo, dalle ore 16, insieme agli operatori culturali di Terradamare, sarà possibile visitare il settecentesco Palazzo Drago Airoldi di Santa Colomba, che si trova in corso Vittorio Emanuele 382, nell’asse tra i Quattro Canti e la Cattedrale di Palermo.
Turni disponibili: ore 16 – 16:40 – 17:20 – 18 -19:20 – 20:40 – 21:20.
Le visite si svolgeranno lungo i suoi magnifici saloni, gli splendidi affreschi e gli arredi, esempi pregevoli degli usi della nobiltà siciliana.
Palazzo Drago Airoldi di Santa Colomba
Il Palazzo è tra le dimore nobiliari settecentesche più interessanti di Palermo, custode di pregevoli opere d’arte e di storiche stratificazioni. Infatti, pur appartenendo dal 1714 a Casimiro Drago, presidente del Concistoro, per la sua posizione, l’antico asse di corso Vittorio Emanuele e la presenza del pozzo arabo palesano le numerose trasformazioni subite dall’edificio.
Nel XIX secolo, quando diviene di proprietà dei Marchesi Airoldi di Santa Colomba, il palazzo viene nuovamente riformulato, secondo i gusti artistici più in voga del tempo, passando dal barocco ad un gusto eclettico-classicheggiante.
Salendo, ci si lascia trasportare dalla magnificenza dei saloni, distribuiti ad enfilade, sia per gli splendidi affreschi, che per gli arredi, esempi pregevoli degli usi della nobiltà siciliana.
Al suo interno sono presenti opere di Olivio Sozzi, tra i più noti artisti della città, che assorbirà nella sua poetica la lezione del classicismo romano, si cimenterà in un’eccezionale opera dal gusto profano in cui raffigurerà Zeus che dà a Hermes una mela d’oro destinata a Paride.
In un’altra sala, quello che probabilmente, viste le dimensioni era il salone principale, sono presenti tre dipinti di Francesco LoJacono, il pittore che esplorò nelle sue opere la gioia e i colori e la luce della natura e dei paesaggi.
Il Liberty di Ettore De Maria Bergler sarà protagonista di una sala, dove nella volta, tra mezze lune dai toni caldi, vi si affaccia un’umanità briosa e variegata composta da cantori, giovani donne e fanciulli
Come in un libro, con diversi protagonisti, Palazzo Drago dispiega la leggiadria dei cieli settecenteschi, la magnificenza dei decori baroccheggianti, l’intensità dei colori della seconda metà del 1800 nella Palermo felicissima che i grandi viaggiatori hanno ammirato.
Ticket € 10.
Prenotazione obbligatoria: 320.7672134 – 3928888953 – eventi@terradamare.org.
È obbligatorio prenotare o acquistare online il ticket salta fila, per avere subito accesso all’evento e prevenire le file all’ingresso.
Ulteriori info: www.terradamare.org/infoline
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Un altro appuntamento col tour Palermo Liberty. La Belle époque palermitana dei Florio
Sabato 25 marzo (ore 10), sempre con Terradamare, è in programma il tour ‘Palermo Liberty’. La Belle époque palermitana dei Florio: dalla celebre ex fabbrica di mobili Liberty, a due degli edifici progettati da Ernesto Basile, quando la grandezza dei Florio, nella Belle époque palermitana, rese la Sicilia centro d’Europa. Il percorso si snoderà dagli ex Capannoni Ducrot (oggi Cantieri Culturali della Zisa), Villino Florio (inclusa visita), Villino Ida Basile (tappa esterna).
Nello specifico, il percorso inizierà da una lettura sulle rivoluzioni dei Cantieri culturali alla Zisa, dove venne costruita, alle spalle del celebre Castello della Zisa, una struttura per ospitare 23 capannoni industriali per la prestigiosa ditta Ducrot, produttrice di mobili Liberty. Al suo interno, venivano realizzati i mobili liberty tra i più belli d’Europa, disegnati da Ernesto Basile.
L’ascesa della ditta è da collegare, sicuramente, anche dai buoni rapporti con la famiglia Florio, personaggi che hanno reso immensa la Sicilia sia da un punto di vista artistico ma anche economico.
A pochi passi si trova il Villino Florio all’Olivuzza, un edificio immerso in uno splendido giardino, tra edifici moderni. Venne commissionato dalla ricca famiglia Florio all’architetto Ernesto Basile (1857-1932) e realizzato tra il 1899 e il 1902.
Il Basile, in questo edificio, inserisce elementi decorativi originali, dalle colonnine romaniche a vivaci superfici barocche fino alle torrette cilindriche che rimandano ai castelli francesi. Negli anni ’60 un incendio doloso danneggiò buona parte degli interni, arredi, affreschi e alcuni dipinti. Oggi sono per fortuna restaurati e visibili.
L’ultima tappa sarà proprio la dimora dell’eccezionale architetto-artista, Villino Ida Basile, progettato e costruito tra il 1903 e il 1904 che prese il nome dalla moglie “Ida Negrini di Novara” a cui Basile lo volle dedicare.
Durata circa 3 ore.
Costo € 15 (bimbi 5/10 anni €10).
Info: 320.7672134 – 347.8948459 – eventi@terradamare.org