“Faccio appello a tutti e al senso di responsabilita’ generale ed e’ con questo spirito che oggi, insieme al segretario Raciti, incontro tutte le formazioni politiche poiche’ sono convinto di trovare da parte di tutti quella responsabilita’ che il momento richiede e con essa la rinuncia a quegli atteggiamenti al limite dell’avventurismo che producono danno ai partiti, alla coalizione, e alla Sicilia.
Unita’ vera patto di lealta’ e non coabitazione da separati in casa”. Lo dice il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, in merito al rapporto congli alleati e alla formazione del suo quarto governo. Una partita, quella relativa “all’accordo politico e al nuovo assetto del governo”, che ha confermato di volere chiudere “entro il fine settimana”. “Chiedo a quanti sostengono che occorra dare priorita’ al popolo siciliano – prosegue Crocetta – di non presentarsi col bilancino degli assessorati da ottenere, perche’ questo non facilita ne’ la soluzione politica ne’ gli interessi della Sicilia”. Il governatore dice no ai bilancini, ma i partiti premono, secondo lo schema che prevede sei assessori per il Pd (la meta’ appannaggio dei renziani), tre per Area popolare – con due Udc e un tecnico di area Ncd – e uno a testa per Megafono, Sicilia futura di Toto’ Cardinale e Sicilia democratica. Ma il momento per Crocetta e’ decisivo: “Abbiamo partite importanti da affrontare, per creare nuovi presupposti e per il rilancio di un progetto che dia alla Sicilia certezza dei conti attraverso l’accordo definitivo con Roma, poiche’ il bilancio non puo’ essere una variabile annuale che dipende ogni anno dalla finanziaria nazionale, per agire con autonomia e con un corretto rapporto con lo Stato. Le parole pronunciate ieri da Guerini rilanciano questa ipotesi”. E’ iniziato il confronto con Roma sui conti del bilancio e questo, per il presidente, e’ sicuramente positivo, “ma le vicenda delle dimissioni di Chiamparino mostra che non e’ una peculiarita’ siciliana, che il passato insegue le regioni e l’intero Paese. La nuova sfida e’ quella di collaborare tutti per azzerare il debito, mantenendo forte la coesione sociale. Io lavoro per l’unita’ dei partiti prima di tutto il mio”.