martedì, 19 Novembre 2024
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Criticità del polo tecnico a Palermo, salta l’incontro tra il Collegio dei Geometri e il Comune

“Sembrava finalmente che le ripetute richieste di confronto da parte del Collegio dei Geometri di Palermo con la giunta Orlando fossero state accolte: a seguito delle nostre ennesime esternazioni sulla gestione del polo tecnico, ero stato infatti invitato, nella mia qualità di presidente, dal titolare dell’Edilizia privata Emilio Arcuri ma l’incontro non è più avvenuto” : con queste parole, il presidente del Collegio dei Geometri e Geometri laureati della provincia di Palermo Carmelo Garofalo polemizza con l’amministrazione comunale, nel “mirino” dei geometri palermitani sia a causa dei disagi negli uffici tecnici che per via dell’assenza di interlocuzione in merito alla mancanza di dirigenti in grado di coordinare il lavoro, problematica sollevata dalla categoria nei mesi scorsi e di recente rilanciata.

“Speravo che l’incontro con l’assessore Arcuri – spiega il presidente – si risolvesse in un tentativo di analizzare le criticità in atto e nella ricerca di possibili soluzioni: mi spiace, in tal senso, non potere aggiornare gli iscritti e i colleghi sugli esiti di un faccia a faccia che, ad oggi, non c’è stato”.

“Ritenevo che il prestigioso titolo di Palermo Capitale Europea della Cultura per l’anno in corso – commenta ancora Garofalo – fosse da intendersi secondo un’accezione più vasta rispetto a quella tradizionalmente legata all’arte, alla letteratura, ai musei e alla musica: nulla contro la nobiltà del sapere, che in alcun modo può essere considerato di intralcio all’economia, anzi”.

“Mi permetto però di ricordare, a nome della categoria che rappresento – conclude – che, oltre alle attività culturali, è l’edilizia la voce principale dell’economia cittadina e che, proprio in virtù dei titoli conquistati da Palermo oggi più che mai alla ribalta internazionale, appare assurdo che negli uffici manchino le stampanti, che la piattaforma telematica non funzioni e che per risolvere una pratica occorrano mesi se non addirittura anni, nella stragrande maggioranza dei casi”.

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