Negli Stati Uniti le app per smartphone occupano oramai metà del tempo passato dagli utenti su internet. Lo affermano i dati, riferiti al mese di luglio, della piattaforma comScore. Al secondo posto si piazzano i computer, desktop o laptop, con il 32%, mentre il restante 18% è costituito dai tablet, equamente diviso tra app e browser.
Secondo comScore, in cima alla lista delle app più consultate ci sono quelle di Facebook, Google, Amazon, Pandora, Snapchat e la new-entry Pokémon Go.
Quella delle app per smartphone, sottolinea l’azienda, è una ascesa quasi continua, con un aumento di quasi il 10% in due anni. “L’alto uso degli smartphone non sorprende se si pensa ai comportamenti di tutti i giorni – scrivono gli esperti -. Quando si vuole sapere cosa succede nel mondo o nelle vite dei propri amici la prima mossa è aprire una delle differenti app social. E se non si è già al computer è probabile che lo smartphone sia la prima scelta per ascoltare musica, preparare un itinerario o controllare la posta elettronica con un solo tocco del dito. Il fattore semplicità è semplicemente dominante”.
Lo strapotere delle app, rilevano alcuni osservatori, potrebbe essere un problema per le aziende che fanno i propri profitti sui contenuti web. “I contenuti che una volta erano a disposizione gratis e in forma indicizzabile sul web stanno diventando ‘inscatolate’ in app chiuse – scrive ad esempio Businessinsider -, e questo le rende più difficili da trovare”.