“Nonostante abbiamo, con l’unica eccezione di una foto fatta festanti alla fine della Fase 2 di Coppa Italia, con la quale abbiamo cristallizzato la conquista dello storico accesso alla Final Four, costantemente applicato nella quotidianità un rigido protocollo anticovid19 seguendo le direttive del nostro consulente infettivologo dott. Alessandro Bivona, la nostra squadra di Serie A1, fiore all’occhiello per l’intera Città di Palermo, è stata penetrata dal Covid19.
“Il nostro era un gruppo sano, coeso e virtuoso, questo maledetto virus è riuscito a penetrarci e a diffondersi al suo interno.
“Le procedure messe in atto, finalizzate al contenimento del contagio, prevedevano formazione ed aggiornamento su tutto il gruppo sulle corrette condotte anticovid, e poi, per ogni atleta e per lo Staff, il tampone ad inizio preparazione, i sierologici ogni 14 giorni, e nuovamente il tampone all’insorgenza anche di un minimo sintomo Covid, oltre al monitoraggio costante da parte del nostro infettivologo e da parte di tutti i dirigenti.
“Ed è stato proprio il tampone eseguito su Lo Cascio all’insorgere del sintomo di perdita dell’olfatto, che ci ha fatto replicare su di lui il tampone, che è risultato positivo, e che abbiamo poi allargato a tutta la squadra ed a tutto il nostro Staff, che è stato negli ultimi 14 giorni in stretto contatto con lui in Piscina Olimpica Comunale ed in trasferta, mettendo immediatamente tutti in quarantena presso le loro abitazioni.
“Gli esiti dei successivi tamponi eseguiti sulla squadra e sullo staff hanno presentato altri 2 atleti positivi, Mario Del Basso e Fabrizio Di Patti.
“Questi, come già riportato, erano stati già messi in quarantena, e, tramite il laboratorio di analisi di nostra fiducia, ne abbiamo comunicato la positività alla ASL per attivare il protocollo di rito.
“Analizzando con il nostro consulente infettivologo Bivona lo stato di avanzamento del contagio nel nostro gruppo ed anche il fatto che l’entourage del nostro positivo Lo Cascio (fra cui la scuola della bimba) non è risultato in alcun modo infettato, riteniamo che il virus possa essere stato contratto negli scorsi 14 giorni e più in particolare in trasferta, in occasione della Fase I di Coppa Italia, durante il trasferimento da Palermo a Savona o a Savona stessa.
“Avendo ora la FederNuoto imposto di fare i tamponi alle squadre con le quali i nostri atleti sono entrati in stretto contatto giocando le partite di Coppa, stanno venendo fuori altre positività, che hanno portato a rinviare tutte le partite interessate previste per la prima giornata di Campionato.
“Il tema è delicato e complesso, in ballo c’è la salute pubblica.
“Probabilmente noi del TeLiMar, che abbiamo seguito scrupolosamente il nostro protocollo interno Anti-Covid, fra cui tamponi e sierologici continui, che continueremo anche in questo periodo di quarantena a replicare, ha fatto sì che fossimo noi l’apripista di una situazione che, in mancanza di effettuazione di tamponi, rimaneva sommersa.
“Si tiene ad evidenziare il fatto che il tutto è circoscritto all’attività che la nostra squadra di Serie A1 svolge in Piscina Olimpica Comunale di Palermo, dove è in corso una sanificazione straordinaria da parte del Comune, Ente proprietario e gestore dell’impianto.
“Il nostro amato Circolo TeLiMar dell’Addaura, quotidianamente sanificato in maniera ordinaria, e settimanalmente in maniera straordinaria dal nostro qualificato personale in ossequio alle vigenti disposizioni di legge finalizzate al contenimento del contagio da Covid19, resta e resterà invece sempre LA NOSTRA OASI DA VIVERE RILASSATI IN ASSOLUTA SICUREZZA durante tutto l’anno”.
Marcello Giliberti, Presidente TeLiMar
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Ulteriori precisazioni del Presidente TeLiMar, Marcello Giliberti
“Consapevoli di avere con il nostro protocollo anticovid19 ed i tamponi che abbiamo eseguito periodicamente sulla nostra squadra di Serie A1 che hanno rivelato le tre positività, fatto da apripista, amplificando a livello nazionale l’attenzione su questo tema delicatissimo, confermiamo la negatività al tampone di tutti i restanti atleti della nostra squadra, del nostro intero Staff e dei nostri collaboratori che ci hanno affiancato nella organizzazione della Fase 2 di Coppa Italia alla Piscina Olimpica Comunale di Palermo.
“Ci tengo inoltre a smentire categoricamente false notizie riguardanti il nostro capitano Ciccio Lo Cascio, che è sempre entrato in acqua senza mostrare alcuna sintomatologia Covid19 e con una temperatura corporea sempre al di sotto dei 37 gradi, perché era questa la soglia di guardia che avevamo ancor più cautelativamente -rispetto ai 37,5 gradi indicati dalle vigenti norme – indicato ai nostri operatori che misuravano la temperatura con il termoscanner a tutti gli atleti di tutte le squadre che di volta in volta hanno avuto accesso in piscina”.