lunedì, 23 Dicembre 2024
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Covid 19 e andamento della mortalità giornaliera: focus su Palermo

E’ stato pubblicato il Rapporto sull’andamento della mortalità giornaliera nelle città italiane aggiornato al 20 aprile 2021, a cura del Ministero della Salute e del Dipartimento di Epidemiologia SSR Regione Lazio.

“I dati confermano – afferma Girolamo D’Anneo, responsabile dell’Ufficio Statistica del Comune, che ha elaborato il focus sulla nostra città – il drammatico incremento della mortalità totale nella città di Palermo già rilevato nei precedenti rapporti. In particolare, dopo una diminuzione registrata a febbraio, sia a marzo che nella prima metà di aprile si è registrata nuovamente una mortalità superiore all’atteso”.

Nel mese di gennaio i decessi rilevati a Palermo sono stati 763, contro una media degli ultimi 5 anni pari a 684 (+79 decessi, pari a +12%).

Nel mese di febbraio i decessi rilevati a Palermo sono stati 575, contro una media degli ultimi 5 anni pari a 588 (-13 decessi, pari a -2%).

Nel mese di marzo i decessi rilevati a Palermo sono stati 677, contro una media degli ultimi 5 anni pari a 619 (+58 decessi, pari a +9%).

Nella prima metà di aprile i decessi rilevati a Palermo sono stati 290, contro una media degli ultimi 5 anni pari a 276 (+14 decessi, pari a +5%).

Passando a un’analisi dei decessi settimanale, si rilevano dei picchi di eccesso di mortalità particolarmente elevati nella settimana dal 20 al 26 gennaio (+34,5%) e nella settimana dal 24 al 30 marzo (+40,3%).

Nell’ultima settimana, dal 14 al 20 aprile, si rileva un eccesso della mortalità dell’11,5%.

In valore assoluto, dal 30 dicembre 2020 al 20 aprile 2021, a Palermo si sono registrati 2440 decessi, con un incremento di 160 unità (+7,0%) rispetto alla media degli ultimi 5 anni.

Riapre il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Cervello

Dall’inizio della pandemia, con la chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Cervello, a Palermo, si è di fatto interrotta del tutto l’attività di supporto alla procreazione medicalmente assistita mentre una gravissima contrazione hanno avuto le interruzioni volontarie di gravidanza e tutte le attività di medicina preventiva rivolte a puerpere e nascituri. È quanto emerso qualche giorno fa in Commissione sanità all’Assemblea Regionale Siciliana con gli impietosi numeri portati da Marianna Caronia che ha sottolineato come “ancora una volta le donne e più piccoli sono vittime due volte. Basti pensare – ha detto la deputata di Forza Italia – che nel 2019 il Cervello aveva realizzato oltre 2.300 procedure di diagnosi prenatale, scese a 1.800 nel 2020 e azzerate del tutto nel 2021. Stesse cifre per le interruzioni volontarie di gravidanza chirurgiche e farmacologiche (passate da 227 a 3, quest’ultime su pazienti Covid positive) e per le attività di procreazione assistita (passate da 188 a zero). Se qualcuno voleva esempi di “effetti collaterali” del Covid-19 sulla sanità siciliana – prosegue la Caronia – eccone uno clamoroso, cui è assolutamente urgente e prioritario porre rimedio, perché ancora una volta non parliamo di freddi numeri ma di persone, donne e nascituri in particolare, che di fatto in città non ricevono più assistenza sanitaria, se non in modo marginale. La buona notizia è nell’impegno, formalizzato dal Dirigente Mario La Rocca, di riattivare entro la prossima settimana i servizi di ostetricia, ginecologia, PMA e IVG. Servizi dei quali – conclude – la quinta città d’Italia non può rimanere di fatto sfornita per un intero anno e che vanno anzi potenziati, garantendo al Cervello e a tutte le strutture impegnate adeguate risorse umane e finanziarie”.

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