sabato, 18 Gennaio 2025
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Cous Cous Fest 2017, una Festa per tutti e la vittoria ad Angola e Tunisia

Se volessimo dare un nome breve a questa 20esima edizione del Cous Cous Fest 2017 (San Vito Lo Capo, 15-24 Settembre) il più appropriato sarebbe la “Festa”. E non sarebbe del tutto scontato il nome, perché la longevità non sempre è sinonimo di qualità. In questi vent’anni un intero mondo è passato dal Cous Cous Fest e questo mondo, fatto anche di curiosi palati e bighellonanti chef, ha contribuito a celebrare in questo piatto, originariamente magrebino, la pace e la concordia tra i popoli facendone un simbolo. Cosicché la kermesse ha aggiunto al carattere culinario, all’incirca 10 anni fa, la qualità di Festival Internazionale dell’integrazione culturale e quest’anno la solidarietà, già presente nel dna della “Festa”, ha spiccato ancor di più il volo con il patrocinio del World Food Programme Italia (www.wfp.org/it per chi vuol contribuire con una donazione informata); il più grande fornitore di pasti scolastici (circa 20milioni) ai bambini più poveri (in 60 paesi) tra Africa, Asia e America Latina. Come pure , la solidarietà, è venuta fuori con una specialità gourmet elaborata per l’occasione dallo chef Filippo La Mantia, il cui ricavato sarà devoluto per le medesime iniziative a favore dell’infanzia bisognosa. E poi i bambini – Junior Master Chef Italia insegna – hanno anche avuto il loro momento di piccoli cuochi, con la blogger gastronomica, dai più conosciuta su La 7 con il programma “Cuochi e Fiamme”, Chiara Maci al Pala Bia. E che dire, infine, passando a un’estrema sintesi perché la “Festa” ha offerto tanto e più di sé ai propri ospiti, la presenza del ristoratore dei ristoratori, un vero front-man della cucina in tv e nel programma cult Master Chef, sia nella Italian version che in quella a stelle e strisce (U.S.A.) suo paese d’origine, Joe Bastianich, che ci ha fatto anche assaggiare il suo lato artistico musicale nella serata “in Project” (sabato 23) insieme a Gabriele Tirelli (chitarra), Lorenzo Ferrari (batteria), Giacomo Papetti (basso) e Roberto Esposito (piano). E se in aggiunta, e in ipotesi, volessimo ancora personificare questa grande e colorata manifestazione, all’estrema punta occidentale della Sicilia, e che ha portato (e continua a portare) un immenso popolo, in provincia di Trapani e a San Vito lo Capo, potremo definire la “Festa” una bella ragazza: ariosa, vibrante e, in una sola parola, “mediterraneamente smart”. Insomma, per dire che in questo compleanno ognuno ha festeggiato l’umanità, dunque sé stesso, in un piatto

Chiara Maci e il cooking dei piccolo al Pala Bia

universalmente conosciuto, apprezzato e diversamente valorizzato e rappresentato attraverso ingredienti della tradizione e new entry sapientemente rimescolati. Se poi entriamo nell’animo della “sana competizione”, perché cibo è amicizia e non guerra, l’occasione ha visto 10 paesi in gara e 40 tipi di cous cous diversi da degustare all’aperto. Per lasciare da parte i voli pindarici, così da scendere nel più concreto a questo 20esimo compleanno, il verdetto di questo Cous Cous Fest 2017 ha

Joe Bastiani

decretato nel piatto dell’Angola (per la giuria tecnica) e della Tunisia (per la giuria popolare) i Campioni del Mondo del Cous Cous di quest’anno, premi speciali anche al Senegal, come piatto più originale, e ancora all’Angola, come migliore presentazione del piatto. Ottima, infine, la scelta degli spazi, lungo le vie di San Vito Lo Capo, e del loro disegno esteso al lungomare e alla spiaggia, che aggiunge un ingrediente in più al gusto della semola incocciata e cioè lo iodio dal mare. Buon Compleanno, dunque, alla Festa e da me un riconoscimento a tre stelle (o cappelli) per quest’anno.

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