La pista di pattinaggio sul ghiaccio del Giardino Inglese ieri pomeriggio si è trasformata in un luogo fantasy dove grandi e piccini si sono divertiti interpretando e travestendosi nei propri personaggio preferiti. “Cosplay on Ice” è stata una manifestazione colorata e variegata, alcuni character si sono lanciati in pista sfoggiando, oltre che i costumi, anche le doti di pattinatori mentre altri sono rimasti a bordo pista per farsi fotografare dal pubblico intervenuto.
Durante l’evento, una giuria appositamente costituita, ha decretato la vittoria dei migliori costumi: Anna Rita Artale ha vestito i panni di Mandalay my hero Academia, Chiara Giuffrè quelli di Monika Doki Doki Literature Club, Chiara Grana con il costume di Victor Yuri on Ice e infine Simona Castellano, per l’occasione ha interpretato Harley Quinn, la storica compagna di Jocker il cattivo di Batman.
Presenti tutti i personaggi più famosi: da Jack Frost fino agli zombie di The Walking Dead. Noi del GCPress abbiamo chiesto ad alcuni di loro cosa li abbia spinti ad interpretare un personaggio fantasy: «Mi sono appassionata a questo mondo circa due anni fa in una manifestazione simile tenutasi a Palermo – ha dichiarato la 26enne Simona Castellano, una delle vincitrici -. Sono stata da sempre appassionata di fantasy e manga ma fino ad allora non avrei mai immaginato di interpretare un personaggio. La maggior parte di noi non è un semplice cosplayer ma è un cosmaker, ovvero creiamo i nostri costumi. Quindi non soltanto interpretazione ma anche manifattura. Penso che ciò vada ben al di là della semplice passione, alcuni di noi ne hanno fatto un vero e proprio lavoro».
La parola Cosplay, formata dalla fusione delle parole inglesi “costume” (costume) e “play” (gioco o interpretazione), viene utilizzata per indicare la passione di travestirsi da personaggi di videogiochi, fumetti, cartoni animati, film o letteratura fantasy, e il fenomeno risale al 1939 in America. Il termine “Cosplay”, però, venne coniato sono nel 1984 dal reporter giapponese Takahashi Nobuyuki per descrivere i personaggi che aveva visto durante il suo viaggio negli Stati Uniti.
In Italia, il fenomeno Cosplay, approda negli Anni Novanta, quando nelle principali Fiere del Fumetto come Lucca Comics, il Romics, l’Etna Comics, ecc… gli appassionati di fumetti e cartoni principalmente Manga e Anime si incontravano per condividere la propria passione e acquistare cofanetti e gadget.
Oggi il fenomeno è cresciuto esponenzialmente diventando una passione che interessa sempre più spesso ragazzi ma anche giovani adulti, nelle fiere e nelle manifestazioni dedicate. Fare cosplay diventa modo per esprimere la propria creatività e passione e di far rivivere, attraverso i travestimenti, personaggi che hanno segnato l’infanzia di molti.