giovedì, 19 Dicembre 2024
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Il cortometraggio per riflettere sulla vita e sulla morte: “Una vita da sogno”, di Nando Morra

Una storia che accende i riflettori sul tema dell’eutanasia

Sono molteplici i commoventi fatti di cronaca che, negli ultimi anni, hanno richiamato l’attenzione degli italiani, sul tema dell’eutanasia. Si tratta di notizie che scuotono profondamente la coscienza. La nostra è una cultura, tesa alla difesa dei valori legati alla sopravvivenza e alla scienza medica, come disciplina impegnata in una lotta contro la morte. Chi vive, conserva sempre la speranza, di poter vivere un istante in più. Spesso, dinanzi al bivio tra la vita e la morte, siamo mossi da una profonda riflessione. La nostra formazione, sensibile ai diritti umani, ci porta a pensare che, ognuno di noi, è padrone della propria vita, quindi è libero di condurla come meglio crede e di interromperla, nel momento in cui, si accorge che l’esistenza è troppo dolorosa o priva di significato.

Ad accendere i riflettori sul delicato tema della eutanasia, è il napoletano Nando Morra, attore e regista, che affronta la tematica in un cortometraggio, dal titolo “Una vita da sogno” prodotto, scritto, diretto ed interpretato, dallo stesso Morra. Il lavoro cinematografico di Nando Morra, in concorso ai festival nazionali ed internazionali, sarà presentato e proiettato a Napoli, martedì 20 marzo, alle 20.30 al Teatro Paradiso, in via M. Semmola n. 16. Durante la serata, sarà altresì presentato il cast artistico.

“Una vita da sogno” racconta la storia di Pietro, uno sportivo avvolto dal desiderio di vivere e di raggiungere obiettivi agonistici. Pietro resta vittima di un terribile incidente che, gli provoca danni permanenti alla colonna vertebrale, costringendolo alla completa immobilizzazione e pregiudicando, in forma grave, anche l’uso della parola. Arriva il momento nella vita di Pietro, in cui lo stesso, non ha più la voglia di lottare e di andare avanti. Un momento in cui, deluso della sua esistenza, indebolito, non ha la forza e il coraggio, per dare una sterzata alla sua vita. Stanco di vivere e di accettare le sue condizioni, supplica la moglie Giulia, di porre fine alla sua sofferenza…ma qualcosa all’ultimo momento potrebbe fargli rivedere questa decisione.”

“E’ un cortometraggio, dichiara Nando Morra, “che focalizza l’attenzione, sul rapporto individuo- società – morte.

Racconta la storia di Pietro, con l’obiettivo di stimolare dei flussi di pensiero che, trovano riscontro nel dibattito sull’eutanasia. Un cammino, quello del cortometraggio ”continua Morra“, “dove si mescolano i sentimenti della sofferenza, del rispetto, della pietà e della solidarietà. Spesso ci chiediamo cos’è la vita? Una domanda alla quale non sappiamo, nella maggioranza dei casi, dare una risposta. Ci perdiamo nei meandri delle parole, per cercare la giusta definizione. Il tema, alquanto spinoso, che mi accingo a trattare, non è dei più leggeri, ma credo sia necessario iniziare a riflettere sul diritto alla vita e alla sua interruzione. Il cortometraggio verrà proiettato in festival e in altre manifestazioni, per cui non voglio svelare i particolari della storia”. Relativamente al messaggio di speranza, da cogliere dal cortometraggio, Morra, con autenticità, dichiara: ”spero che lo spettatore si interroghi sul conflitto interiore, sulle difficoltà e sulla sofferenza, di dovere assumere determinate decisioni. Spero che ognuno di noi, comprenda il senso della vita e come spendersi per non sciupare il proprio tempo. Non pretendo di orientare i comportamenti di fronte alla morte, voglio solo far emergere il principio di libertà che attiene ad ognuno di noi. Ognuno ha diritto di affrontare la vita e la morte con dignità” conclude Nando Morra.

In definitiva, si può essere o meno d’accordo sull’eutanasia, ma non si può, in linea di massima, non concordare, sulla circostanza che, così come abbiamo il diritto di vivere, abbiamo anche quello di morire.

“Una vita da sogno” sarà un momento per guardarsi dentro e riflettere sul senso della vita.

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