Presentata ieri all’interno della sala “Paolo Borsellino” di Palazzo Jung, in via Lincoln, 73 a Palermo, la mostra polimaterica e politecnica intitolata “Conversation – Dialogo con l’arte” che ha coinvolto numerosi esponenti dello scenario artistico palermitano.
La mostra, ideata e curata dalla scenografa e allestitrice Daniela Sasso Baker, si colloca, a titolo di anteprima, all’interno del progetto di gemellaggio artistico “Trinacria Painting Art – artisti siciliani nel mondo“, ideato dalla stessa Sasso Baker, che intende promuovere collaborazioni e progetti artistici siciliani nel mondo. L’esposizione è stata relazionata nella parte tecnico-descrittiva da Valentina Gueci, storico e critico d’arte. La foto di copertina, nonché in esposizione, è di Giusy Tarantino. La mostra sarà visitabile fino al 2 marzo 2018, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, sabato e domenica esclusi.
Sull’idea progettuale della mostra, parliamo con Daniela Sasso Baker, che ha tratto ispirazione dall’esposizione omonima visitata durante un soggiorno a Boston col marito Sean Baker: «Dopo aver visitato il Museo “SMoCA” del North Adams, dove erano state allestite due mostre intitolate “Conversation” (Conversazione) e “Revolution” (Rivoluzione), ho pensato ad una possibile realizzazione delle medesime a Palermo».
«La mostra – continua la scenografa – si colloca in una prospettiva completamente diversa dalle altre poiché ciascun artista manifesta il proprio stile, la cui interpretazione verrà poi demandata al fruitore. In questo caso – prosegue la Sasso Baker – l’opera diventa il soggetto del dialogo che si instaura con l’astante creando, appunto, questa sorta di conversazione basata sulle emozioni trasmesse dall’opera e recepite dallo spettatore. Ho voluto realizzare questo progetto – conclude la scenografa – parallelamente all’iniziativa Palermo Capitale Italiana della Cultura, a titolo di anteprima del progetto “Trinacria Painting Art” che prevederà la creazione di un catalogo di opere realizzate da artisti siciliani che verrà proposto a Boston, presso le Gallerie del Maine e che, mi auguro, possa coinvolgere gli artisti siciliani residenti in America».
Oltre ad opere di natura pittorica, scultorea e alcune installazioni, presenti alla mostra anche opere tattili e polimateriche che hanno richiesto il coinvolgimento attivo dei visitatori come parte integrante delle opere stesse. Tra queste, le opere delle artiste Ambra Pavesi, Maria Giliberto e Daniela Pisciotta. Nell’opera della Pavesi, intitolata ” Palermo nascosta”, infatti, erano presenti dei piccoli tasselli in carta velina che rappresentavano i rifiuti della città di Palermo, con la loro inestetica bruttezza. Rimuovendoli pian piano, è apparsa la “bellezza” dei monumenti della città di cui si intravedono alcuni dettagli: i bambini hanno partecipato attivamente alla “pulizia” della città.
L’opera tattile di Maria Giliberto, intitolata “L’incontro”, che la stessa ci racconta in esclusiva, elabora in chiave polimaterica il concetto di comunicazione e il suo significato nell’era digitale: «La mia opera affronta il tema della società informatizzata 3.0. Attraverso internet – spiega l’artista – capita che la gente si “incontri” senza mai farlo realmente, infatti, i soggetti rappresentati si abbracciano, ma poiché bendati, non si guardano negli occhi. La “conversazione” che avviene attraverso la rete – prosegue la Giliberto – avviene attraverso un linguaggio denominato “codice binario” (binario perché consta di due simboli che si alternano: 0 e 1), che non è altro che la lingua con cui il computer “dialoga” con l’uomo. Nel mio quadro – conclude l’artista – ho scritto in codice binario la parola “Noi” proprio per sottolineare che, al di sopra di ogni tecnologia, deve prevalere il valore delle emozioni e del calore umano».
L’opera di Daniela Pisciotta, “intitolata Autocoscienza fruibile”, elaborata con diverse tecniche e diversi materiali, ha coinvolto il fruitore attraverso l’osservazione dell’opera e la conseguente stesura, su un foglietto di carta bianco, dell’emozione suscitata dalla stessa: una frase, una parola, un pensiero, dai quali l’artista trarrà ispirazione per un’opera successiva.
Hanno partecipato alla mostra con le loro opere: Daniela Gargano, Cristina Alletto, Eugenia Affronti, Cecilia Aliotta, Loredana Adriolo, Rosanna Argento, Rosalia Marchiafava Arnone, Sandro Santo Aruta, Veronica Bauso, Anna Maria Asaro, Anna Balsamo, Wanda Barraco, Marisa Battaglia, Patrizia “Bluette” Bognanni, Annita Borino, Giorgio Clesceri, Domenico Cocchiara, Maria Colletti, Aura Di Cesare, Gabriella Di Girolamo, Maria Ferrara, Carmen Frisina, Maria Giliberto, Silvia Guacello, Vincenzo Grimaldi, Jopul, Agata Sophie La rosa, Maria Luisa Lippa, Vincent Mancino, Daniela Marcianò, Robbi Matta,
Ileana Milazzo, Sara Mineo, Pietro Mistretta, Giuseppe Misuraca, Giuseppa Matraxia, Alma Nicolicchia, Giuseppe Maiorana Orlando, Giuseppe Pantelleria, Oliva Patanella, Cristina Patti, Ambra Pavesi, Mauro Pecoraro, Daniela Pisciotta, Terry Provino, Angela Sarzana, Antonella Stillone, Ketty Tamburello, Giusy Tarantino, Anna Torres, Marco Trioia, Domenico Vignali, Aida Vivaldi.