“L’accordo fra i 28 Paesi dell’Ue, che prevede che siano solo 35 mila i ricollocamenti dei migranti bisognosi di protezione internazionale, cifra ben al di sotto dello stesso obiettivo che era stato prefissato, è uno schiaffo alle stesse ragioni fondative dell’Europa. L’Ue, con questa politica miope e poco lungimirante, rischia di uscire da se stessa. Se le istituzioni comunitarie continuano ad alzare barriere e a chiudersi nel loro egoismo, saranno considerate complici del genocidio in corso nel Mediterraneo. Questi numeri non tengono conto della reale dimensione del fenomeno migratorio ed è proprio per questo che noi, approvando la Carta di Palermo, che prevede l’abolizione del permesso di soggiorno, vogliamo estirpare questo strumento di tortura, che arricchisce persone senza scrupoli, e porre un freno a queste stragi degli innocenti. Proprio in queste ore, presso il porto Palermo, avrà luogo l’ennesimo sbarco di migranti, 370 in questa circostanza, che non hanno scelto dove nascere, ma che hanno il diritto di scegliere dove vivere, perché il diritto umano alla mobilità è inviolabile”.
È quanto ha affermato il sindaco di Palermo e presidente ANCI Sicilia, Leoluca Orlando, nel corso del suo intervento al convegno internazionale “Schiavitù moderna e cambiamenti climatici, l’impegno delle città”, organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali della Santa Sede, in corso di svolgimento in Vaticano. Il primo cittadino del capoluogo siciliano è intervenuto subito dopo i sindaci di Oslo e Bogotà e poco prima della partecipazione all’assise da parte del Sommo Pontefice.
Inoltre, durante il suo discorso, Orlando ha illustrato il testo della “Carta di Palermo”, siglata lo scorso marzo al termine del convegno internazionale “Io sono persona, dalla migrazione come sofferenza alla mobilità come diritto”, che prevede una radicale riforma della legge sulla cittadinanza e l’abolizione del permesso di soggiorno.
Orlando, successivamente, insieme agli altri sindaci, è stato ricevuto da Papa Bergoglio e, nel corso dell’incontro, ha consegnato al Sommo Pontefice una copia della Carta di Palermo e un cd contenente il video-appello sui migranti, dal titolo “Farò il pescatore”, curato dai ragazzi della scuola media “Karol Wojtyla” di Santa Flavia, in provincia di Palermo.
“La Sicilia e i siciliani sono molto generosi nella prima accoglienza – ha concluso Orlando – ma non possono essere lasciati soli dall’Europa a gestire quest’emergenza. Il problema, infatti, subentra nella cosiddetta seconda accoglienza, quando si evidenziano lacune, indifferenze e ostilità: molte di queste persone diventano vittime della criminalità organizzata e di coloro che lucrano sulla disperazione del prossimo”.