Giorni fa, il Consiglio della 7^ Circoscrizione di Palermo, alla presenza di tecnici della Regione e del Comune, si è riunito per approvare la mozione presentata dalla consigliera Rossella Megna, dal VicePresidente Giuseppe Fiore e dal Capogruppo di FareCittà Eduardo De Filippis. Tale mozione ha fatto affrontare, al “Parlamentino locale”, la delicata questione, per altro denunciata dall’Associazione Aiace di Partanna Mondello, cioè il sequestro e quindi la scoperta, di una vera “bomba ecologica”, da parte della Polizia Municipale di Palermo, nel territorio al confine tra Partanna Mondello e Tommaso Natale. Ricordiamo ai nostri lettori che già abbiamo scritto su tale area e sull’apprensione che procura, a tutta la popolazione che vive nella zona, la vicinanza dei capannoni con 5.500 metri quadrati di eternit, ma approfittando di tale mozione cercheremo di fare il punto sugli interventi posti in essere allo stato odierno.
Intanto la mozione ha trovato la condivisione di tutta l’aula.
“ I miei colleghi – dice lo stesso De Filippis – hanno giustamente condiviso l’intervento deliberativo proposta dalla Consigliera Megna sottoscrivendo anche loro la mozione – il problema deve essere risolto al momento, l’amianto presente è rischioso per l’incolumità dei cittadini. I tecnici del Comune e della Regione Siciliana, hanno rinnovato l’impegno ad attivarsi sin da subito tramite lo stanziamento di fondi ad hoc per programmare l’intervento.
Per il Presidente della Circoscrizione, Pietro Gottuso, “La deliberazione del Consiglio di Circoscrizione tende ad eliminare ogni possibile anomalia contro la salute pubblica e intende far intervenire chi di dovere al più presto anche con interventi tampone, nelle more della rimozione e bonifica dei luoghi. Ritengo che il lungo tempo di disuso e di incuria in cui è stato lasciato lo stabilimento industriale e il sequestro che ha effettuato il Corpo di Polizia Municipale ( a prescindere dalle importanti e necessarie certificazioni che dovranno fare l’ASP e/o l’ARPA per la pericolosità del sito) sicuramente delle lastre di amianto saranno deteriorate e pertanto necessita l’intervento, ripeto nelle more della bonifica, di messa in sicurezza del sito, trattando con prodotti specifici l’amianto al fine di bloccarne la volatilità. A mio avviso, i cittadini non devono e non possono aspettare i tempi lunghi della burocrazia su tematiche che riguardano la salute, e la deliberazione tende ad accorciarli”.
La Circoscrizione, nel tempo interviene: dopo circa 6 mesi dal sequestro dell’area, dopo l’intervento dell’Ass. Aiace, dopo la diffusione della notizia attraverso giornali on line e cartacei, dopo l’intervento dell’On. Edy Tamajo che ha convocato delle audizioni all’ARS e la dichiarazione del Sindaco Orlando (che abbiamo riportato nel precedente articolo). Certo non ha brillato per tempestività, ma “quando la Circoscrizione ne è venuta a conoscenza si è attivata prontamente ad alti livelli”- ha dichiarato il Presidente Gottuso.
Ora tutti sanno e ora tutti aspettano la bonifica, innanzitutto i cittadini, ma prima occorre un piano che serva, intanto, a fare “liberare” l’area in atto affidata in custodia giudiziale alla Dott.ssa Ciaceri (Regione). Infatti, il GIP aspetta il piano di bonifica e non avendolo ancora ricevuto (ndr) non ha disposto il dissequestro, cosa che già aveva negato in precedenza sempre per assenza di piano di bonifica. Intanto, in Procura, il Magistrato, Dr Clemente che potrà avvalersi (se vorrà) dell’ attività professionale del legale dell’Ass. Aiace, l’Avv. Anna Cucina, per essere coadiuvato nell’impulso e stimolo della sua attività di indagine che porterà, con presumibile certezza se ci sono state gravi negligenze e omissioni, ad un processo, procede con le indagini. In tale processo, l’Ass. Aiace (che ricordiamo rappresenta i cittadini residenti) da “persone offese” si potrà costituire “parte civile”.Per Eduardo Marchiano, Presidente dell’Ass. Aiace “L’ Amianto è portatore di morte, troppe persone in Italia e in Sicilia ne sono state colpite, ad esempio malattie conosciute come il Mesotelioma, l’ Asbestosi che attaccano i Polmoni e altri organi vitali.
Dobbiamo proteggere la salute nostra e dei nostri figli e nessuno ci può scherzare, vigileremo su questa cosa fino alla fine! Mi chiedo, ma senza la denunzia dell’ Associazione Aiace fatta sui giornali e nelle televisioni, a Novembre del 2014, come sarebbero andate le cose??? Ringrazio il lavoro del magistrato inquirente che sta raccogliendo tutto il materiale possibile al fine di accertare il livello di pericolosità del sito”.
Per la cronaca, il 22 p.v. altra audizione in IV Commissione all’ARS.