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Conosciamo l’Alano, il gigante buono

Palermo 04.09.2016 – Non bisogna affatto lasciarsi ingannare dalla grande dimensione, gli alani, per il loro temperamento socievole e affettuoso, sono tra i cani che si prestano maggiormente alla definizione di “giganti buoni”.

MAGICJET DELL'ALTO FEUDO DI CASA MANGANO
MAGICJET DELL’ALTO FEUDO DI CASA MANGANO

Il portamento fiero e raffinato di questo quattro zampe, che sembra ricordare l’aspetto di un nobile, unito alla grande mole, non solo suscita lo stupore degli osservatori, ma soprattutto tanto apprezzamento. A ciò si aggiunge anche la sensazione di affidabilità e simpatia che questo cane riesce a trasmettere, tale da avere trovato facilmente spazio anche nel modo cinematografico e letterario.

Utilizzato in passato come cane da battaglia e da caccia è, al giorno d’oggi, un ottimo animale da compagnia. L’Alano presenta una corporatura grande e potente, ma allo stesso tempo armoniosa ed elegante.

Nino La Barbera 2
Antonino La Barbera

«L’Alano ha un suo standard, cioè un modello-tipo, nel quale sono riportati i caratteri etnici della razza.  – spiega Antonino La Barbera consigliere dell’E.N.C.I. (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana) – Lo standard è di origine tedesca ed è riconosciuto dalla F.C.I. (Federazione Cinologica Internazionale) e dall’E.N.C.I. L’ultimo standard in vigore è del 2011. Nelle Esposizioni l’Alano è giudicato nelle varietà di colore, ma lo standard è uguale per tutti i colori.  I colori riconosciuti – illustra La Barbera –  sono: Fulvo (mantello dal giallo-oro chiaro al giallo-oro intenso), Tigrato (colore del fondo dal giallo-oro chiaro, al giallo-oro intenso con striature nere più regolari possibile e nettamente disegnate, che seguono la direzione delle costole), Arlecchino bianco e nero, detto un tempo tigerdoggen, (il fondo del mantello bianco puro, quanto più possibile privo di moschettature, con macchie nero lacca dal contorno strappato, di dimensioni varie e ben ripartite su tutta la superficie del corpo). Poi abbiamo il Nero (nero lacca con ammesse anche macchie bianche), fanno parte di questa varietà gli alani mantel tiger, nei quali il nero copre il tronco come un mantello, mentre il muso, il collo, il petto, il ventre e l’estremità della coda possono essere bianchi, così come gli alani platten, nei quali il mantello è bianco con grandi macchie nere. Altri due colori riconosciuti sono Blu (blu acciaio puro con ammesse macchie bianche al petto e ai piedi) e Platten, (corpo completamente bianco con la testa nera, parzialmente o completamente)».

IORK DI CASA MANGANO
IORK DI CASA MANGANO

Quanti possiedono in famiglia un alano non pare abbiano dubbi sulla sua indole leale e affettuosa, come confermato dal signor Enzo Mangano, che ha concretizzato la sua grande passione per gli alani, nata ben 30 anni fa, in un allevamento a Palermo.  «La mia passione per gli alani è iniziata nel 1986 quando mia moglie mi regalò “Otto”, un maschio nero figlio di Elko delle Acque Celesti. – racconta Mangano – Otto mi ha stravolto positivamente la vita. Dopo pochi mesi è arrivata, dall’allevamento Indios dell’Armida, anche una femmina arlecchina, “Lida”».

Una passione, quella di Enzo Mangano verso questa razza, che è sempre più cresciuta nel tempo, «ho allevato questa tipologia di cani con particolari accorgimenti e impegno proprio perché ritengo che l’alano, sia per la mole che per la sensibilità, va capito e rispettato.  – ha aggiunto – I miei alani, infatti, li ho sempre personalmente accuditi e loro, in cambio, mi hanno dato sempre tanto amore».

Foto copertina: Enzo Mangano con uno dei suoi alani

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