Dopo aver affrontato il tema sul “ruolo sociale e politico della donna”, il filosofo Diego Fusaro torna a Palermo per una conferenza sulla povertà. Sarà affiancato dalla candidata a sindaco di Palermo, Nadia Spallitta, nella cornice del teatro Al Massimo, giorno 19 marzo alle ore 10,30. Modera il dibattito la docente Chiara Agnello e sono previsti gli interventi di Andrea Piraino, già assessore regionale alla Famiglia,Beppe de Santi, Nino Rocca e Carlo Pezzino Rao. Per Nadia Spallitta si tratta di “Un tema di grandissima attualità che dovrebbe fare parte di tutti i programmi dei vari governi nazionali e locali”.
I dati Eurostat relativi al 2015, (prossimo aggiornamento previsto nel 2017) segnalano un decremento del numero di poveri in Europa. Situazione opposta in Italia visto che risulta essere il Paese europeo con il numero più elevato di persone che vivono in “gravi privazioni materiali”, cioè di ‘poveri’.
“Quasi la metà di questi ‘poveri’ -sottolinea Nadia Spallitta- vive, o sarebbe meglio dire “sopravvive” nel sud e nelle isole con quasi il 50% dei residenti. In Sicilia poi il dato è addirittura superiore al 55% secondo il rapporto dell’Istat, sulle “condizioni di vita e reddito”. Ma il dato più allarmante è rappresentato dal fatto che ben 4 individui su 10 sono a rischio povertà in Sicilia, (3 su 10 in Campania, Calabria, Puglia e Basilicata). In Sicilia e in Puglia si registrano livelli di grave deprivazione materiale più che raddoppiati rispetto alla media nazionale. Secondo il rapporto -conclude Spallitta- la Sicilia, con il 28,3%, è anche la regione con la massima diffusione di bassa intensità lavorativa”.
La conferenza servirà ad analizzare le cause che determinano la condizione di povertà a cui farà seguito un dibattito politico, insieme alla candidata Sindaco Nadia Spallitta ed al filosofo Diego Fusaro, durante il quale verrà tracciato un bilancio intermedio e saranno discusse le attuali priorità nella prevenzione della povertà, affrontando la tematica e i progetti messi in campo per combatterla e analizzando le cause e le concause che la creano sia a livello nazionale e sia a livello regionale.