Giorno 14 Settembre 2014, alle ore 18 si terrà presso la Sala Giunta di Palazzo delle Aquile (Palermo) la Conferenza Istituzionale riguardante la presentazione del testo: “Il razzismo non è un punto di vista, ma un crimine” scritto da Valentina Vivona (Psicologa SPRAR, e Componente Consiglio Direttivo Mete Onlus).
Interverranno, insieme all’autrice:
– Il Professore Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo
– Adham Darawsha, Presidente Consulta delle Culture
– Abraha Yodit, Mediatore Culturale
– Stefano Saitta, Dirigente Figc – Lnd Sicilia
Modera: Elvira Terranova (Adnkronos)
“Il razzismo non è un punto di vista, ma un crimine” rappresenta un viaggio nel viaggio, quello dell’autrice, lungo le tante e diverse destinazioni dei giovani che lasciano le loro case per poggiare i piedi su terre ove, credono, gli sia ancora concessa la possibilità di sperare in un futuro migliore.
Passando attraverso le narrazioni fatte con un filo di voce da alcuni ragazzi ospiti dello SPRAR in cui Valentina Vivona (Psicologa) lavora; la seconda parte del testo è dedicata ad alcune ingiustizie sociali ed al tema della violazione dei diritti umani.
Trasversale all’intero volume è il tema del razzismo inteso come fenomeno sociale ma anche culturale, e presentato trattando argomenti che rimandano alla violazione dei diritti umani nonché a forme di etnocentrismo così come ad atteggiamenti passivi di insofferenza, pregiudizio, discriminazione.
A chiudere il testo una riflessione attenta sulla capacità del sentimento di humanitas a garantire il rispetto pieno dei diritti dell’uomo.
Valentina Vivona ha scelto di essere una scrittrice indipendente per questo primo lavoro, preferendo la pubblicazione con Amazon, con la successiva produzione del cartaceo.
Valentina Vivona (Psicologa SPRAR e Componente Consiglio Direttivo Mete Onlus).
Mete è una associazione siciliana (presieduta da Giorgia Butera), molta attiva sul territorio, ed accreditata nel contesto dei Diritti Umani a livello internazionale.
Si occupa di promuovere cultura di pace, tutela dei diritti umani, rispetto e dignità della persona, senza porre alcuna distinzione di genere. L’attività verte su questioni di estrema criticità e centralità quali il rispetto dei Diritti Umani, l’integrazione e la convivenza civile.