martedì, 19 Novembre 2024
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Concorso scuola 2016: il bando a febbraio

Ansia, stato di agitazione, paura, stress, ma allo stesso tempo grande speranza per quel tanto sospirato posto fisso. Questi sono gli stati d’animo provati da quasi 200 mila docenti nell’attuale periodo. Il conto alla rovescia per  l’attesissimo bando per il concorso scuola 2016 è finalmente partito.

Il concorsone fino ad oggi è l’unica possibilità di assunzione per più di 63mila precari abilitati di qui al 2019, e pare che bisognerà aspettare fino al 1° febbraio per l’emanazione del bando. A fine marzo dovrebbero iniziare le prove scritte e a giugno quelle orali, in modo che a settembre, col nuovo anno scolastico, l’organico dei docenti sia del tutto completo, consentendo così alle lezione di avere un regolare avvio. Clausola fondamentale: il concorso è riservato solo ai docenti abilitati, infatti verranno esclusi così, i laureati più giovani, cioè quelli appena usciti dall’università o quelli che comunque non sono riusciti ad accedere ad un corso abilitante (TFA), da non scordare che la selezione avverrà su base regionale.

Arriva dall’Ansa la notizia che per il concorsone 2016 non ci sarà alcuna preselezione per nessun grado di istruzione, prova che fino a poco tempo fa si pensava potesse essere svolta dai docenti di primaria e infanzia; pare che i ritardi nella pubblicazione del bando avrebbero reso problematico trovare posto nel calendario ad una terza prova. 8 quesiti a risposta aperta per la prova scritta in 150 minuti in “computer based” (due formulati in lingua straniera, scelta dal candidato, test che spaventa tantissimi partecipanti); 45 minuti a disposizione per la prova orale che prevede una lezione simulata e “interlocuzioni con il candidato da parte della commissione sui contenuti della lezione e anche ai fini dell’accertamento della conoscenza della lingua straniera”.

Le commissioni giudicatrici potranno assegnare 100 punti: 40 per le prove scritte, 40 per la prova orale e 20 per i titoli (su cui peseranno anche il dottorato di ricerca e le certificazioni internazionali sulle quattro lingue europee, inglese, francese, spagnolo, tedesco). È previsto un punteggio aggiuntivo per coloro che hanno prestato servizio a tempo determinato, per un periodo continuativo non inferiore a centottanta giorni, nelle istituzioni scolastiche ed educative statali di ogni ordine e grado (comma 114 dell’articolo 1, della legge 107/2015).

Ora non ci resta altro che attendere tutto l’iter. Il ministero dell’Istruzione ha consegnato al Consiglio superiore della pubblica istruzione (Cspi) – che ha tempo fino al 28 gennaio per esprimere il suo parere – il decreto sulle prove di esame e i programmi del concorso a cattedra per reclutare i docenti.

Al Cspi è stato consegnato anche lo schema di decreto per la costituzione di ambiti disciplinari “finalizzati allo snellimento delle procedure concorsuali e di abilitazione all’insegnamento” che recepisce le modifiche alle classi di concorso previste nel regolamento in corso di adozione (dovrebbe arrivare sul tavolo del consiglio dei ministri tra questa e la prossima settimana).

E allora un in bocca al lupo a tutti i docenti e speriamo che vengano rispettate tutte le date in modo che a settembre tutti i vincitori possano avere la loro tanta agognata e desiderata cattedra.

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