Si è da poco concluso il Retreat di Volt Sicilia, appuntamento atteso annualmente da tutti i team territoriali afferenti al Coordinamento regionale del primo movimento progressista paneuropeo. Volt nasce nel 2017 per volontà di tre giovani di diversa nazionalità e dal 2019 siede tra i seggi del Parlamento Europeo con un proprio rappresentante. Accomunati da un unico Manifesto che sintetizza tutti i principi fondanti il movimento, i numerosi gruppi nazionali e locali sorti fino ad oggi puntano a costruire un’Europa più unita e democratica, il solo modo per affrontare le sfide presenti e future ad ogni livello governativo.
Nato nel 2019, Volt Sicilia si è riunito a Catania sabato 18 e domenica 19 luglio, a seguito del rinvio imposto dal lockdown. Un incontro volto a “rilevare i punti di forza e gli obiettivi raggiunti durante il primo semestre 2020 e delineare la prossima strategia – dichiara Manfredi Cascino, coordinatore di Volt Sicilia insieme a Flavio Fucà – identificando le potenzialità proprie di un partito che intende diventare attore politico all’interno del panorama siciliano e contraddistinguersi dalla politica tradizionale, emblema di una grave crisi degli ideali democratici”.
Un territorio, quello della Sicilia, intriso di problematiche, ma “in cui – ne è fermamente convinto Flavio Fucà – il ruolo di un partito dichiaratamente progressista come Volt, proiettato al futuro con un approccio concreto alle problematiche, è necessario e indispensabile”. Da qui l’esigenza di delineare le strategie che, da settembre a febbraio 2021, guideranno l’azione di Volt.
Al Retreat siciliano hanno confluito i Volt di Catania, Enna, Messina, Palermo e Ragusa. Assente Volt Agrigento, sceso in piazza proprio sabato 18 a sostegno del recente DDL Zan volto a tutelare i diritti della comunità LGBT+. Immancabile Erika Puntillo, Consigliere della Circoscrizione isole del Consiglio Direttivo di Volt Italia, del quale ha espresso pieno sostegno alle iniziative intraprese da Volt Sicilia e raccolto le osservazioni e analisi di quest’ultimo rivolte al Nazionale.
Ogni volter, osservatore speciale del territorio di riferimento, ha difatti portato la propria visione di Volt e della Sicilia, le singolari esperienze e i contributi, per la definizione della ricca agenda strategica semestrale. Ne è risultata un’unione di intenti tra i gruppi regionale e locali che lancia quella che Massimiliano Milazzo, Communication Lead regionale, definisce “una piccola grande rivoluzione”.
Nei prossimi mesi Volt si focalizzerà quindi sulla valorizzazione dei territori periferici, il rafforzamento del coordinamento regionale, l’aumento delle risorse umane e la condivisione delle competenze tra team regionali e locali (obiettivi imprescindibili per la crescita del movimento, come ci tengono a ribadire Alessandro Anzà e Alessandro Gualtieri, coordinatori regionali HR). E ancora: una maggiore organizzazione e specializzazione dei team funzionali e la nascita di nuovi team locali nelle province di Trapani, Caltanissetta e Siracusa. Grande attenzione verrà data alle tematiche di: lavoro e innovazione, infrastrutture, mobilità, diritti civili e ambiente, come evidenziato da Antonio Di Pietro, responsabile delle politiche green.
L’anniversario della morte di Paolo Borsellino è stata l’occasione per rinnovare l’impegno a improntare l’azione del partito viola alla legalità. Il magistrato, barbaramente assassinato dalla mafia 28 anni fa, continua ad essere un modello per ogni generazione, “una stella che ci guida” – ha dichiarato la Puntillo – “la lotta alla criminalità organizzata è valore valido per tutta Volt Europa, una lotta che non deve conoscere confini”.
Volt Sicilia e le sezioni territoriali vogliono essere la risposta concreta ed efficace alla richiesta di una politica dei fatti per la costruzione di “un domani migliore alla vera portata di tutti e per tutti” – dichiara Fucà – “vale a dire: la svolta di cui la Sicilia ha bisogno”!
È possibile rimanere aggiornati su tutte le attività del partito seguendo le pagine Facebook e i profili instagram di Volt Sicilia e delle sezioni territoriali di Agrigento, Catania, Enna, Messina, Palermo e Ragusa.