Troppo caldo quest’anno. Qua da noi in Sicilia il caldo è cominciato già in primavera, primavera? Ma esistono più le mezze stagioni, oramai si passa direttamente dall’inverno all’estate e viceversa. Ogni anno il caldo si fa sempre più insopportabile, oggi sono previsti più di 40 gradi infatti, la Protezione Civile ha diramato l’allerta meteo per Palermo e provincia.
Personalmente, data la mia non più giovane età, soffro il caldo maledettamente, ma anche il freddo non è da meno.
In inverno dovreste vedermi quando mi accomodo in salone per vedere la tivù come sono bardato, un vecchio bacucco non ha niente da invidiarmi, cappellino di pile, la lana mi fa allergia, copertina anch’essa di pile, maglione di cotone pesante alla dolce vita sotto e maglione a girocollo pesante sopra, insomma sono bello che imbabbuccato.
Ma non divaghiamo, torniamo all’estate, quando sono davanti la tv indosso pantaloncino di cotone e maglietta in tessuto sportivo traspirante e naturalmente con il condizionatore a manetta, ah dimenticavo il cappellino in cotone di ordinanza perché la temperatura bassa mi fa ghiacciare la testa, ed io che, già soffro di cervicale, mi viene poi il mal di testa. E che dire del mal di gola conseguente? Già, il mal di gola che in un primo momento ci fa pensare ad uno dei sintomi del covid, e qua a farsi il tampone fai da te, perché la paura di beccarselo è sempre dietro l’angolo.
Che dire, quest’anno mi ero attrezzato per fare un pochino di allenamento per abituarmi alle lunghe passeggiate perché da qualche anno mi è venuta la voglia di fare il cammino di Santiago, quello francese in particolare, sono circa 781 km, quindi bello impegnativo e se non si è più che allenati è impossibile pensare, specie alla mia età, di farcela, anche se qualche pellegrino dice che se c’è la devozione questo ostacolo si supera.
Quindi, come dicevo mi sono attrezzato con scarpe e soprattutto calze anti vesciche per fare percorsi lunghi e, per meglio abituare le articolazioni mi sono munito di bici per allenare le gambe agli sforzi.
Come è andata, vi starete chiedendo: con le scarpe nuove sono uscito solo tre volte e con la bici sono uscito solo quattro volte, sia nell’uno che nell’altro caso con percorsi pianeggianti di circa 5 – 6 km, troppo poco.
Ma nonostante il percorso breve… come mi sono ritirato a casa? A casa mi sono ritirato dolorante e tutto emaciato, il sudore mi colava da tutte le parti, nonostante le uscite le facessi di prima mattina ma il caldo è stato lo stesso insopportabile.
Allora che fare, rinunciare al mio sogno? Boh non lo so, pensavo anche che dormire negli ostelli in camere multiple, non sarebbe indicato per me, non tanto perché non mi trovo a condividere la stanza con altre persone, ma per il semplice fatto che purtroppo soffro di una patologia che comporta emissione rumorosa di aria, per intenderci meteorismo ed aerofagia, che non è bello condividere con gli altri, quindi mi dovrei cercare degli hotel dove posso stare da solo, ma il costo del viaggio salirebbe un tantinello, e poi non e detto che nel percorso, a secondo delle tappe troverei un hotel.
In ultimo c’è il problema della lingua io parlo solo il siciliano e un pochito di ittalliano, certo potrei usare il linguaggio universale quello dei gesti, lì tutti si capiscono, ma questo basterebbe?
Ho divagato ancora dal tema di questa trattazione, il caldo. Come avete visto in copertina ho pubblicato una mia foto in cui non mi si vede, c’è solo il mio pantaloncino e la mia maglietta, vi chiederete, ma tu dove sei?
Ebbene sì, non ci sono perché sono scomparso ovvero per meglio dire sono squagliato, nonostante fossi all’ombra piano piano, lentamente lentamente, visto che mi sono appisolato, sono squagliato ovvero sono evaporato… insomma sparito, dissolto del tutto. Ed allora, chi sta scrivendo questo articolo?
L’articolo lo sta scrivendo il mio clone, che si è materializzato dopo che sono scomparso. A parte il babbio, ero così sudato che i vestiti si potevano spremere, quindi me li sono tolti e mi sono fiondato sotto la doccia.
Sono arrivato a questa conclusione che, l’unica cosa da fare sia quella di rimanere, specie oggi, in casa belli tappati con il condizionatore a manetta, non pensando molto a quanto a breve ammonterà la ‘npulletta (bolletta) dei signori dell’Enesi (l’Enel), poi si vedrà come pagarla intanto un po’
di refrigerio anche se artificiale è indispensabile.
L’unica speranza è quella che prima o poi un pò di refrigerio arriverà, speriamo il prima possibile, che non se ne può più di questo caldo infernale.
Buona sudata cari lettori, mi raccomando specie a chi è avanti con l’età non uscite soprattutto nelle ore più calde, cercate di bere molto e di prendere degli integratori.
Ad maiora