I servizi educativi e gli istituti scolastici del Comune di Palermo, di ogni ordine e grado, pubblici e privati, resteranno chiusi fino a domenica 16 gennaio 2022.
La decisione è stata presa nel pomeriggio di ieri, durante una riunione convocata di urgenza dall’ANCI Sicilia (l’associazione nazionale dei comuni italiani) durante la quale è emerso l’orientamento dei sindaci siciliani che ritengono di essere costretti in riferimento alle specifiche situazioni di adottare provvedimenti temporanei di chiusura delle scuole, ferme restando le competenze dell’autorità scolastica con riferimento alle modalità di svolgimento delle attività didattiche.
Ad oggi, secondo i dati diffusi, si è registrato un allarmante e quotidiano incremento dei cittadini risultati positivi al Covid-19, con una preoccupante saturazione dei posti disponibili presso le strutture sanitarie; anche con riferimento al numero dei vaccinati.
A questo, inoltre, non corrisponde la concreta possibilità di effettuare gratuitamente i test antigenici rapidi per la popolazione scolastica, anche alla prima comparsa dei sintomi.
«L’ordinanza deriva dal principale obiettivo di garantire il rientro a scuola in presenza e in condizioni di adeguata sicurezza”, ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. “Prendo atto delle posizioni del governo nazionale e dell’ordinanza del presidente della Regione – ha aggiunto – ma alla luce della mancanza di dati certi e precisi sul numero di contagiati, vaccinati e ospedalizzati, della mancanza di mascherine Ffp2 ormai divenute obbligatorie per legge e di servizi di tracciamento ormai sempre più inadeguati, ho ritenuto necessario adottare questo provvedimento in via del tutto straordinaria e temporanea che va in un’unica direzione: la tutela della salute pubblica e dell’intera comunità scolastica. Credo sia l’unico modo per sollecitare e realizzare da parte degli altri organi competenti condizioni indispensabili volte ad evitare di aggravare una situazione già molto preoccupante”.
«In questi giorni assistiamo a scontri istituzionali che riguardano le sorti della scuola e, suo malgrado, la attraversano, dividendo anche insegnanti e genitori, e che determinano interventi del Tar e dei prefetti. L’input del governo di tenere aperte le scuole è apprezzabile, ma deve accompagnarsi a misure concrete, tempestive e strutturali». Lo dichiara Valentina Chinnici, capogruppo di Avanti Insieme, aggiungendo che “Partecipando alla riunione della task force regionale in rappresentanza dell’ASAEL, durante la quale è emersa subito la dissonanza istituzionale fra Regione e USR da un lato, intenzionati a riaprire subito le scuole, e il sindaco Orlando rappresentante di Anci Sicilia dall’altro, che ha rappresentato le preoccupazioni dei sindaci, ho chiesto anche io dati più precisi, possibilmente scuola per scuola, degli indicatori dei nuovi casi e della copertura vaccinale accertata in modo che la collettività tutta abbia elementi fondati per valutare l’opportunità del ricorso alla didattica a distanza, che deve comunque restare una pratica assolutamente emergenziale. Ho proposto di incrementare la vaccinazione di prossimità attivando centri vaccinali nelle scuole primarie, come già avviene nella Regione Puglia e in diversi istituti comprensivi italiani, considerato che la percentuale dei bambini e delle bambine vaccinati dai 5 agli 11 anni è ancora molto bassa, a fronte dell’80% dei vaccinati tra gli 11 e i 19 anni”.
Ma la sfida vera, per la Chinnici, poiché nei prossimi mesi e anni con il virus SARS-CoV-2 bisognerà imparare a convivere, “si giocherà sull’edilizia scolastica e sulla possibilità reale di ridurre il numero degli alunni per classe, aumentando l’organico dei docenti e dotando le aule degli impianti di ventilazione meccanica controllata. Sarebbe auspicabile, peraltro, anche in questa direzione, un’ulteriore proroga dei poteri straordinari dei sindaci per snellire e velocizzare le procedure degli appalti di edilizia scolastica leggera, in modo da poter sfruttare anche l’estate 2022 (la terza dall’inizio della pandemia) per procedere con i lavori di rifunzionalizzazione degli ambienti di apprendimento e in particolare dei cortili e spazi esterni, ancora troppo poco utilizzati per problemi di inagibilità o legati alla sicurezza”.
AGGIORNAMENTO
Sospensione dell’ordinanza di Orlando da parte del giudice amministrativo
Palermo, 14 gennaio 2022. “Non posso che prendere atto della decisione del Tar ricordando che la sospensiva non esonera le autorità sanitarie, regionali e nazionali dal porre in essere ogni accorgimento per la tutela del diritto alla salute, così come richiesto dall’Anci Sicilia, esprimendo la preoccupazione dei sindaci per l’aggravarsi della pandemia, così come certificato proprio in queste ore, ad oggi, dalla dichiarazione di zona arancione di ben 138 comuni siciliani. Ho fatto tutto quello che mi era consentito per tutelare la salute della comunità scolastica e di tutti i cittadini facendo ricorso all’unico strumento disponibile previsto dall’ordinamento e cioè un’ordinanza ex art. 50 del Tuel. Stante la sospensiva, non posso che fare un forte appello ancora una volta al senso di responsabilità di tutti e rivolgo nuovamente un richiamo alle responsabilità degli organi competenti della sanità nazionale e regionale. Sarà necessario continuare a vigilare sulle scelte delle autorità competenti e sulle criticità registrate anche nel mondo scolastico. Per tale ragione mi confronterò nelle prossime ore con i colleghi sindaci per valutare le decisioni da assumere alla luce dei nuovi dati relativi all’andamento epidemiologico e anche alla luce delle ultime decisioni del giudice amministrativo”.
Lo dichiara il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.