domenica, 22 Dicembre 2024
spot_img
HomeSiciliaCommissario rifiuti e inceneritori, Federconsumatori: ''la UE dirà no''

Commissario rifiuti e inceneritori, Federconsumatori: ”la UE dirà no”

Negli ultimi giorni il Governo nazionale ha compiuto due atti che avranno conseguenze
molto importanti sulla gestione dei rifiuti in Sicilia. Il primo è stato nominare il Presidente
Schifani commissario straordinario, il secondo è stato quello di prendere 800 milioni di
euro provenienti dal Fondo di Sviluppo e Coesione e impegnarli per la costruzione di due
inceneritori di rifiuti.

Entrambe queste scelte, secondo Federconsumatori Sicilia, sono ampiamente criticabili.

La nomina di un commissario straordinario, infatti, ripropone per l’ennesima volta la logica
dell’emergenza, finalizzata nuovamente non alla risoluzione del problema rifiuti in Sicilia,
bensì alla costruzione di due impianti con una spesa di centinaia di milioni di euro.
Il tutto gestito, per due anni prorogabili, da un commissario con al seguito uno staff che
costerà ai siciliani centinaia di migliaia di euro. Il problema, in questo caso, non è Schifani:
il problema è il fatto che sia stato nominato un commissario.

Il commissario servirà per spendere in fretta 800 milioni di euro che, però, sono più virtuali
che reali perché le regole per spendere i soldi del Fondo di Sviluppo e Coesione sono
molto chiare e, come specificato dal Regolamento (UE) 2021/1058 del Parlamento
europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021, non permettono di usare il fondo per pagare
gli inceneritori.

Tale regolamento permette di pagare gli inceneritori con soldi del FSC solo nelle
cosiddette “regioni ultraperiferiche” (RUP) dell’Europa: Guadalupa, Guyana Francese,
Martinica, Mayotte, Riunione, Saint Martin, Canarie, Azzorre e Madeira.

Se il neocommissario Schifani vorrà costruire due inceneritori di rifiuti pagandoli con il
Fondo di Sviluppo e Coesione, dunque, sarà costretto a farli in mezzo all’oceano Atlantico
o nell’oceano Indiano.

“Il mancato rispetto della normativa vigente espone la Sicilia ad un elevatissimo rischio di
contenzioso – spiega il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – Se i cantieri
partono ma poi non arrivano i soldi, infatti, tutto si ferma e restano i debiti da pagare”.

Lo stesso regolamento europeo, invece, permette di usare i soldi FSC per la costruzione
di impianti basati sulla logica dell’economia circolare, quindi quelli finalizzati al riciclo e
riuso dei rifiuti.
“Da tempo elenchiamo le soluzioni efficaci – continua La Rosa – che porterebbero a risultati
in tempi rapidi: politiche attive per la riduzione della produzione di rifiuti a monte, applicazione della tariffa puntuale in base ai rifiuti prodotti da ciascun nucleo familiare,
individuazione degli evasori, centri di raccolta per i rifiuti ingombranti e per tipologie di
materiali (RAEE, oli vegetali esausti, tessili), centri di riuso e per la preparazione al
riutilizzo. La Regione – conclude La Rosa – dovrebbe impegnarsi a destinare tutte le
risorse necessarie per questi obiettivi, velocizzare le autorizzazioni, e favorire gli
investimenti pubblici e privati, per realizzare in tempi rapidi”.

CORRELATI

Ultimi inseriti