Il clima e le sue variazioni sono ormai all’ordine del giorno: il meteo è imprevedibile e non esistono più non solo le mezze stagioni, ma anche le stagioni standard. Inverni caratterizzati da un caldo anomalo, estati sempre più fresche con precipitazioni intense e a risentirne è la nostra salute e la nostra intera esistenza. Si scatenano catastrofi imprevedibili dove il principale indiziato è sempre lui: il clima.
Per i Paesi del Mondo è arrivato il momento di dare un segnale istituzionale e politico: questo segnale è stato lanciato prima a dicembre del 2015 con l’“Accordo di Parigi”, con cui è stato condiviso da 190 Paesi l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura ben al di sotto dei 2 gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali, e in seguito con la ratifica dell’accordo, da parte di 171 Paesi, del 22 Aprile 2016, durante la giornata mondiale della Terra. Nota dolente il passo indietro degli Stati Uniti e della Siria. Un altro punto principale riguarda il picco delle emissioni di gas serra.
I dati attuali sono alquanto allarmanti: il sito meteogiornale.it rende noto come quest’inverno la popolazione farà i conti con fenomeni atmosferici insoliti. In Italia si vivranno “mesi di non inverno” con valori termici superiori alla media di oltre 3 gradi. In questi mesi che precedono l’inverno vi è un attento monitoraggio delle proiezioni della pressione atmosferica in quota che evidenzia un anticiclone con caratteristiche estive in Scandinavia e nei Balcani e al contrario, un superciclone di bassa pressione nell’Oceano Atlantico che rischia di sfondare la barriera anticiclonica europea, generando tempeste di grande intensità nelle coste e nelle aree più esposte.
E’ necessario agire e diffondere una sana cultura per la tutela dell’ambiente anche e soprattutto all’interno delle scuole. E’ questo ciò che ha voluto sperimentare il professor Fabio Romano, da sempre appassionato ai fenomeni naturali e soprattutto a quelli meteorologici, grazie all’insegnamento ha potuto coniugare passione e lavoro. Da qui nasce l’idea di installare una stazione professionale nel Liceo Classico “G. Meli” di Palermo per diffondere e valorizzare questa scienza tra i giovani.
Il progetto è molto ambizioso: “far sviluppare negli studenti, attraverso l’utilizzo del metodo scientifico, le capacità di raccolta, elaborazione e interpretazione critica dei dati al fine di poter fare correlazioni climatiche con le medie storiche ed ipotizzare le cause che stanno alla base degli scostamenti dalle medie”.
La stazione rileva giornalmente i dati meteorologici e li memorizza in un database, è wireless e si alimenta grazie ad un piccolo pannello solare così che i dati rilevati possano essere inviati all’unità interna della stazione, che è collegata a sua volta con un pc.
La stazione esterna è fornita di: anemometro, pluviometro, e sensore termo-igrometrico con relativo schermo solare. L’impiego delle stazioni meteorologiche è molto utile poichè esse possono fornire informazioni pertinenti alla protezione civile su quanto accade in una determinata località, affinchè la popolazione possa essere allertata in tempo.
La soluzione per arginare i drastici cambiamenti climatici, secondo il professor Romano, è quella di ampliare la conoscenza in merito a questo settore, partendo dalle scuole, al fine di avere maggiore consapevolezza dei fenomeni circostanti e delle misure da adottare a livello politico e burocratico, per evitare di ritrovarci vittime di fenomeni devastanti. Investire sull’ambiente oggi, per un futuro più rassicurante domani.