“Un bollino che certifichi la legalità sul fronte delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, e controlli a tappeto sulle aziende, specie quelle agricole che utilizzano lavoratori stranieri per la propria attività”. A chiederlo il Codacons che, dopo il caso del bracciante indiano, Satnam Singh, vittima di un incidente sul lavoro e abbandonato in condizioni gravissime davanti alla sua abitazione, presenta oggi una apposita istanza alla Guardia di Finanza.
“Il caporalato rende enormemente alle aziende in termini economici, poiché sfrutta la necessità dei lavoratori stranieri di trovare un impiego nell’isola, ed è per questo che tale fenomeno è sempre più difficile da debellare, nonostante anni di chiacchiere e promesse da parte della politica – spiega il Codacons – Per questo proponiamo oggi l’adozione di un certificato di legalità che attesti il rispetto delle leggi, della sicurezza, e dei diritti dei lavoratori da parte delle aziende agricole di tutta la Sicilia”.
Un certificato che può essere rilasciato dalla Guardia di Finanza, a seguito di controlli eseguiti direttamente presso le strutture lavorative e che devono portare non solo alla chiusura di quelle aziende che non rispettano i requisiti di legge o che sfruttano e mettono a rischio la sicurezza dei lavoratori, ma anche al blocco della commercializzazione dei loro prodotti sul territorio.
In tal senso il Codacons presenta oggi una istanza alla Presidenza del Consiglio e al Comando Generale della Guardia di Finanza, chiedendo di “attivarsi per garantire la legalità dopo l’ennesima tragedia sul lavoro, e mette una pagina del proprio sito a disposizione di chi, in forma anonima, voglia segnalare situazioni di irregolarità sul lavoro”
Chiarimenti al link https://codacons.it/basta-morti-bianche/