martedì, 24 Dicembre 2024
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Circo Barnum?

Si sarà spento l’eco del circo Barnum?

Certo non mi riferisco al fenomeno circense creato nel 1880 da Phineas Taylor Barnum. Chiaramente, mi riferisco al fenomeno mediatico che si è venuto a creare in questi giorni. Personalmente ritengo che quello che è successo in questi giorni in Italia non sia stato un bel vedere, la povera italietta ha avuto la meglio sul belpaese.

In questi giorni ho spento il televisore, non volevo vedere quello che le varie TV nostrane hanno mostrato, detto, raccontato etc. etc. Mi sono limitato a leggere un buon libro e a disegnare. Poi mestamente ho riacceso la tv ma solamente per vedere dei bei film sulla TV satellitare a cui sono abbonato, almeno sfrutto ogni tanto questo abbonamento che l’ho sempre rinnovato per vedere solamente le partite della mia squadra del cuore: il Palermo.

Ad esempio, ho visto uno straordinario film “7 donne e un mistero” regia di Alessandro Genovesi, con protagoniste ben sette attrici nostrane che hanno recitato veramente bene, una su tutte Ornella Vanoni. Ho visto: “Grazie ragazzi” diretto da Riccardo Milani, con protagonista uno splendido Antonio Albanese, un capolavoro lo definirei. Ambedue film nostrani, che personalmente preferisco alle pellicole realizzati da altri paesi, anche se non le disdegno, mi piacciono i film di avventura e quelli che rievocano fatti storici. In questa maniera mi sono distratto dal quotidiano e mi sono rilassato.

Tutte queste chiacchere e tabacchiere di legno, ovvero “chiacchiri e tabbacchieri ri lignu” come si dice dalle nostre parti, questo detto vuole sottolineare come le parole, quando non siano seguite dai fatti, restino solo chiacchiere inconsistenti. Il riferimento è alle tabacchiere di legno, oggetti di scarso valore, mi davano fastidio. Possibile mai che ci dovevano propinare vita, morte e miracoli di un personaggio che tra il bene e il male ha sempre spaccato in due il nostro paese?

Certo è innegabile che, la sua figura per decenni è stato protagonista della nostra storia.

Poi non vi cito cosa è successo sul web, si sono scatenati i commenti dei vari fans e quelli che lo odiano. Anche qui ho evitato di leggerli, non ne valeva la pena.

Non voglio neanche commentare la proclamazione del lutto nazionale. Si, è vero poteva essere concesso (solo in casi eccezionali), ma nel caso in questione erano previste solo le esequie di Stato. Per molti questi provvedimenti sono stati eccessivi. Non metto lingua in merito.

Pensate cari lettori che, questo circo mediatico si sia esaurito?

Io credo di no, chissà per quanto tempo c’è lo propineranno. È davvero questo che il popolo italico vuole? Una buona parte si, ma esiste anche l’altra parte, che spesso e volentieri non viene ascoltata, anche questa va rispettata, “né tanto e né quanto”.

Una cosa è sicura, davanti la morte siamo tutti uguali. La morte non guarda in faccia nessuno, per lei siamo tutti uguali, almeno così dicono. Quindi il rispetto è dovuto a tutti i defunti, comunque la pensiate.

Mi dispiace che nello stesso giorno è venuto a mancare un grande attore-regista che ci aveva regalato nella sua attività lavorativa grandi capolavori, il suo umorismo ci ha aiutato a dimenticare almeno per qualche ora lo stress della vita quotidiana. A lui hanno dedicato solamente poche parole, nessun risalto mediatico che il personaggio meritava.

Sarà la storia a giudicare quello che è avvenuto adesso e negli anni passati. Almeno così dicono le teste eccelse. Ma sarà vero? Nutro qualche dubbio. La storia l’hanno sempre scritta i vincitori. Forse l’unica consolazione per chi è credente rimane LUI. Lui ci giudicherà per come abbiamo vissuto e agito durante il nostro passaggio terreno.

N.B. La foto in copertina è una mia realizzazione denominata: “Geroglifici”, che vogliono dire tutto e contemporaneamente non vogliono dire niente, ma in questo caso mi sono sembrati più che opportuni.

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