Tra Catania e il barocco di Acireale prende vita la storia di Roberto Lipari, non quella vera, ma quella del film Tuttapposto che esce proprio oggi, giovedì 3 ottobre, in 300 sale cinematografiche italiane, e che lo vede protagonista di nome e di fatto. La vicenda si snoda per lo più in un Ateneo universitario, Roberto è uno studente, ma al contempo è il figlio del Rettore, abituato suo malgrado alle raccomandazioni, e a confrontarsi con una serie di docenti imparentati a sua volta tra loro.
In questa Università accade davvero di tutto e, per poter superare un esame, gli studenti si ritrovano chi a pagare mazzette ai prof, chi ad abbassarsi o alzarsi la scollatura in base alla commissione d’esame, e se poi tra i candidati vi è pure il nipote di un senatore, il gioco è fatto: trenta e lode a chi gioca sporco, bocciatura per chi invece studia e basta. Ma Lipari, stanco di tutto ciò, decide di sganciarsi dai potenti appoggi paterni e, con altri tre coetanei, crea Tuttapposto, ovvero un’App che consente agli studenti di poter rovesciare la medaglia, e dare loro dei voti ai professori. Da quel momento, si susseguiranno una serie di vicende, e i docenti cambieranno il loro modus operandi pur di ottenere i cosiddetti bollini di gradimento.
L’iniziativa scatena subito grande interesse da parte di tutti gli studenti universitari, ottenendo risonanza a livello nazionale, e suscitando attenzione persino dal Ministro alla Pubblica Istruzione, interpretato da Monica Guerritore.
Grande cast quindi per Tuttapposto che vede Luca Zingaretti nel ruolo del Magnifico Rettore, e poi, tra gli altri, Maurizio Marchetti, Ninni Bruschetta, Maurizio Bologna, Paolo Sassanelli, Angela Di Mauro, Gino Astorina, Barbara Gallo, Silvana Fallisi, Sergio Friscia, Viktoriya Pisotska, Carlo Calderone, Simona Di Bella, Francesco Russo.
Altrettanto importante il team che ha dato vita a questo prodotto cinematografico, a partire dalla regia di Gianni Costantino, il produttore è Attilio De Razza, la produzione Tramp Limited, mentre il soggetto e la sceneggiatura sono di Roberto Lipari, Ignazio Rosato e Paolo Pintacuda (la sceneggiatura vede anche la collaborazione di Roberto Anelli e Gianni Costantino). La pellicola, inoltre, è distribuita da Medusa Film, ed annovera anche la collaborazione di Ficarra & Picone che hanno creduto in questo progetto sin dall’inizio, come ha raccontato lo stesso Lipari stamani alla conferenza stampa che ha seguito l’anteprima della proiezione.
“L’idea di Tuttapposto – spiega il comico palermitano Roberto Lipari – nasce dalla volontà di raccontare, con il linguaggio della commedia, le storture del mondo accademico aprendo ad una riflessione sul potere e cogliendone le angolazioni ricche di contraddizioni tipiche della nostra società dalle sfumature pirandelliane. Abbiamo usato la comicità nella funzione che considero tra le più alte, ovvero quella critica, perché, a mio avviso, la comicità è prima di tutto motore di riflessione”.
Infatti Tuttapposto fa sorridere, dall’inizio alla fine, ma fa soprattutto riflettere su tanti aspetti, c’è ad esempio un rapporto padre-figlio, con due generazioni a confronto che sembrano distanti, ma si scoprono poi più vicine di quanto si potesse immaginare. E, nel momento in cui la meritocrazia sembra quasi svanire nel nulla, scatta quella voglia concreta di cambiare le cose, raccontando di una rivoluzione che funziona, e che prende le mosse proprio dalla tecnologia. Da qui, l’analisi di come una semplice App possa condizionare le vite delle persone, in questo caso dei docenti che pur di ottenere buoni risultati di gradimento iniziano ad ingraziarsi i propri studenti.
“Tuttapposto vuole essere il ritratto allegorico di un intero Paese che basa tutto sulla raccomandazione – precisa il regista Gianni Costantino – dove vizi e comportamenti di ‘malcostume’ sono ormai radicati negli italiani. Penso che una delle funzioni della commedia sia quella di far da lente d’ingrandimento per farci osservare in profondità il costume, i comportamenti, le credenze, il clima culturale di un’epoca. Il racconto cinematografico, anche quello ‘leggero’, deve avere una missione etica e, attraverso la messa in scena, per definizione falsa, si riesce a raccontare meglio la realtà”.
L’App Tuttapposto, che esiste veramente, diviene quindi una metafora, perchè non sarà lei a cambiare le cose, ma la forza e la buona volontà di chi “mette la faccia” per farlo, e lo fa. Lipari, in questi 90 minuti di pellicola, ripete spesso la frase “lasciatemi sognare, sono giovane”, ed è anche grazie a quei sogni che si forma quella volontà e quella forza necessarie ad intraprendere le varie azioni che la vita, nel suo cammino, ci pone davanti.