“Dopo un luglio decisamente sottotono sotto il profilo della spesa, Palermo e la provincia hanno decisamente recuperato nel mese di agosto, che ha registrato un trend positivo, con un incremento del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso”. Lo dice il presidente regionale e cittadino del Cidec, Salvatore Bivona, commentando l’andamento dei saldi estivi a Palermo e provincia. Per Bivona, ad avere dato la spinta alle compere sono state soprattutto le presenze straniere, che, secondo i dati della Confederazione, avrebbero contribuito per il 70% al buon esito dei saldi, concentrando i propri acquisti, come di consueto, sugli accessori, borse e scarpe in testa. I palermitani e i residenti della provincia avrebbero fatto il resto, con un 30% relativo soprattutto al tradizionale acquisto di vestiti. Per il presidente Bivona, il mese di agosto avrebbe rappresentato, dunque, “la prima vera boccata d’ossigeno per il commercio” negli ultimi cinque anni, anche se “il settore rimane in crisi e contrassegnato da decine di chiusure quotidiane che investono, tanto a Palermo quanto nei Comuni della provincia, tutte le tipologie di esercizi”. Secondo la Cidec, le attività commerciali a Palermo registrerebbero dunque una lieve ma significativa ripresa, in parte determinata dalle scelte dell’Amministrazione comunale relative alla pedonalizzazione del centro storico. “Anche in merito alle politiche della giunta Orlando in materia di mobilità urbana, tuttavia – aggiunge Bivona – vanno fatti alcuni distinguo: se, da un lato, la scelta di chiudere al traffico tratti del centro storico quali via Maqueda ha rappresentato una soluzione rivelatasi vincente, dall’altro la totale pedonalizzazione vede la Cidec totalmente contraria”.
Nei giorni scorsi, l’associazione di categoria, nello specifico, ha chiesto al sindaco Leoluca Orlando di “realizzare un varco carrabile tra piazza San Domenico e via Giovanni Meli, per scongiurare la totale chiusura al traffico di via Roma”, da sempre stigmatizzata dalla Cidec perché causa “di una desertificazione commerciale irreparabile”; a tal proposito, Bivona ha chiesto all’amministrazione comunale “di redigere un nuovo piano traffico che preveda per l’area interessata nuovi parcheggi e la circolazione dei mezzi pubblici”. “Anche la Vucciria – conclude Bivona – necessiterebbe di maggiore attenzione: attualmente si tratta di una zona allo sbando, dove, malgrado la vitalità , peraltro scomposta, della movida, molte piccole attività commerciali di carattere storico stanno chiudendo i battenti: una vera e propria emergenza, se si tiene conto che molte di esse rappresentano per molte famiglie una tradizione tramandata attraverso le generazioni”.