La ciclicità come principio base della vita e della morte protagonista della personale di Bartolomeo Ciampaglia, allestita presso l’ex Chiostro dei Carmelitani in via Rosolino Pilo 21, a Carini, in provincia di Palermo.
Inaugurata lo scorso 22 febbraio in occasione della Sagra della Cioccolata, la mostra esprime la visione del mondo interiore che caratterizza il quotidiano dell’artista, informale e autodidatta.
“Pensiamo all’universo, alle stagioni, ai mesi e agli anni che scorrono – spiega Ciampaglia – e che scandiscono la vita: tutto passa e finisce per ritornare, successivamente, in altre forme”.
“La ciclicità – aggiunge – può essere rappresentata da un clessidra che viene capovolta quando la sabbia finisce: anche l’arte, nelle sue varie declinazioni, è ciclica, ma possiede un quid in più, poiché sia nella letteratura, nella scultura che nella pittura essa permane nell’eternità, e continua a vivere anche quando la dimensione corporale si esaurisce”.
“Riflettendo sulla leggenda della Baronessa di Carini – conclude – e al suo fantasma che aleggia nel castello, mi è venuto in mente il tema della ciclicità della vita, dal quale è nata la mostra”.
La realizzazione dell’iniziativa è stata curata da Daniela Martino, area manager.
Cenni biografici e artistici sull’autore
Nato nel 1969 a Modugno, in provincia di Bari, Bartolomeo Ciampaglia attualmente vive e lavora a Milazzo, in provincia di Messina, dopo avere trascorso circa venti anni a Santa Marina Salina, località delle isole Eolie che, con le loro suggestioni cromatiche sono state e continuano a essere, non a caso, un elemento di forte ispirazione per l’artista, a partire dall’utilizzo dei colori.
Il rosso fuoco emanato dal vulcano Stromboli, il blu del mare e l’arancio del sole sono declinati attraverso la sensibilità di Ciampaglia che li riporta su tela dando vita a forme astratte e talvolta “strane” che diventano armoniche grazie all’uso sapiente del colore e della mano dell’autore.
Artista informale, autodidatta, inizia la propria ricerca culturale nel 2006: dipinge su tela, legno, plexiglas, sacchi di juta, con colori acrilici, a smalto e bombolette di acrilico; la sua produzione annovera anche numerosi quadri realizzati con pomice di Lipari e Malta.
Protagonista assoluto è il colore, sia che venga steso su tela o legno, con le mani o con i pennelli o con l’uso di spatole, esso rappresenta il mezzo ideale per esprimere stati d’animo diversi, anche quelli più nascosti.
A Palermo, Ciampaglia ha esposto diverse mostre: tra le più significative, “Shaping feelings”, “Hidden Truth”, “Behind the window” e “Disgregazioni cromatiche” e “La Forma nello Spazio”.