martedì, 24 Dicembre 2024
spot_img
HomeappuntamentiChiese sconosciute, biblioteche secolari e laboratori artigiani per le Vie dei tesori...

Chiese sconosciute, biblioteche secolari e laboratori artigiani per le Vie dei tesori a Monreale

Monreale è raccolta attorno al suo complesso abbaziale, così la volle re Guglielmo il Buono. Il borgo si sviluppa in verticale, la strada sale tra fontane del Marabitti e si arrampica verso il Castellaccio, abbandonando chiese e cappelle sconosciute, biblioteche centenarie, palazzi affacciati sulla Conca d’Oro. Qui si vive ancora con ritmi lenti, basta infilarsi in un vicolo lontani dai pullman dei turisti che accorrono per visitare il Duomo, e si sente il profumo del pane (il “famoso” pane di Monreale) o si scorgono a lavorare i mosaicisti, esattamente come una volta.

Le Vie dei Tesori ritorna a Monreale per il suo secondo anno consecutivo, con il sostegno del Comune e in collaborazione con la Pro Loco.

 “Abbiamo integrato il programma per dare un contributo alla crescita al nostro territorio con un calendario ricco di grandi eventi – spiega il sindaco Alberto Arcidiacono –  all’insegna dell’arte. Siamo convinti che Monreale debba tornare al centro della cultura del Mediterraneo“. Secondo l’assessore  ai Beni culturali Letizia Sardisco, “abbiamo ideato un calendario che possa animare la nostra cittadina. L’idea dell’amministrazione, dei nostri partner e dei circuiti a cui abbiamo aderito è quella di ripartire nel rispetto delle normative vigenti. Per il secondo anno l’amministrazione ha confermato la scelta di aderire alle Vie dei Tesori, strumento eccezionale di promozione del territorio”.

Il programma è stato costruito con la Pro Loco, presieduta da Amelia Crisantino, che ha collaborato alla scelta dei siti e al coordinamento dei volontari. “Il festival ritorna a Monreale, e viene anticipato a settembre  – interviene il vicepresidente della Fondazione Le Vie dei Tesori, Marcello Barbaro -. E’ una riconferma importante che dimostra la bontà di un progetto radicato sul territorio, che si rivolge sia ai cittadini sia ai turisti, insomma per tutti coloro che cercando un percorso alternativo al pur bellissimo e classico duomo”.

Tre weekend, sempre sabato e domenica, dall’11 al 26 settembre, per questa nuova edizione. E come Monreale apriranno i loto tesori anche EnnaCaltagironeCarini e Termini Imerese, poi BagheriaNotoTrapaniMazara e MarsalaMessina e Caltanissetta – mentre dal 2 al 17 ottobre toccherà a Sciacca, Cefalù, Erice, Ragusa e Scicli e fino al 31, Palermo e Catania.

E poi, con Terre dei Tesori, apriranno cantine, vigneti, frantoi, caseifici, vivai, aziende di coltivazioni di frutti tropicali, in collaborazione con il dipartimento Agricoltura della Regione siciliana.

Sul sito leviedeitesori.com, sono a disposizione tutte le informazioni: i coupon sono validi su base provinciale, e quindi quelli di Monreale saranno validi anche per visitare luoghi a Palermo, Carini, Cefalù e Termini Imerese. Prenotazioni caldamente consigliate, così come l’acquisto dei coupon on line. Dove non sarà possibile svolgere visite guidata di presenza, ci si affiderà ad audioguide d’autore, registrate da storici dell’arte, archeologi, studiosi del paesaggio, esperti della città e curate dagli Amici delle Vie dei Tesori.

IL FESTIVAL A MONREALE

Si potranno visitare un laboratorio di mosaicisti nell’antico quartiere della Ciambra e il MAM, il museo dell’arte del mosaico creato dagli studenti del liceo Basile D’Aleo. Oppure scoprire come nasce il famoso “pane di Monreale” curiosando dietro il bancone e nel laboratorio del più antico forno del paese, il Litria. Un’altra esperienza da non perdere è la visita a Borgo Borzellino, uno degli spettrali borghi-fantasma di epoca fascista e mai abitati.

Tra i luoghi: di fronte al Duomo, dagli stucchi serpottiani della chiesa degli Agonizzanti, che si abbarbica ad una delle torri del sistema difensivo originario normanno. A poca distanza, ecco l’antichissima chiesa di San Vito, che gli storici danno come coeva alla costruzione del Duomo e secondo alcuni addirittura più antica: secondo la tradizione la chiesa sarebbe stata luogo di culto per le maestranze che lavoravano nel cantiere del duomo. E una sorpresa inattesa sarà anche la cappella rurale, a destra del liceo Basile, ma isolata come doveva essere anche al tempo dei Cappuccini di Monreale, tra il 1580 e il 1581: fino al 2013 la cappella era interamente coperta dai rovi e da un canneto, oggi è ritornata alla luce una bellissima Adorazione dei pastori alla grotta di Betlemme. 

Si passa alla chiesa del Sacro Cuore che nacque per i Gesuiti, poi divenne Educatorio, oggi è la sede dell’Ordine Teutonico di Sicilia; per poi scoprire la storia delle pie donne della Madonna dell’Orto, che scelsero di condurre una vita semi claustrale riunendosi in una comunità e trasformando le case attorno alla chiesa, nelle celle di un convento open air. Il santuario del SS. Crocifisso alla Collegiata vanta sei secoli di storia e dal Calvario delle Croci, salendo a piedi, si potrà ascoltare la leggenda dell’apparizione della Madonna Addolorata a fra’ Mariano. Si passa poi alle ventidue stanze e alla vista mozzafiato di Palazzo Cutò, affacciato sulla Conca d’Oro, ma ci si deve fermare al passaggio alla biblioteca De Torres del seminario arcivescovile, per ripercorrere gli anni sotto la guida dell’arcivescovo Francesco Testa in cui Monreale era uno dei centri di studio della metafisica e delle lingue antiche, più rinomati del Mediterraneo. Anche se uno dei segreti meglio nascosti di Monreale è di certo il fondo antico della biblioteca comunale Santa Maria la Nuova, ricco di oltre 10 mila volumi tra manoscritti cartacei e su pergamena, e incunaboli, i primi testi a stampa. Il nucleo originario risale al 1176, quando il normanno Guglielmo II accoglie cento benedettini, provenienti da Cava dei Tirreni; nel 1591 l’arcivescovo Ludovico II Torres smembrò la raccolta, dividendo i libri fra il Seminario da lui fondato e la biblioteca dei Cappuccini. Oggi il Fondo antico occupa lo stesso locale dell’epoca dei benedettini, al piano superiore dell’ex convento.

L’ultimo luogo, sarà una vera scoperta: all’ICS Antonio Veneziano è nato il piccolo museo mineralogico “Marco Maiorana” che prende le mosse dalla collezione dell’associazione La Tormalina. Un vero giro del mondo attraverso i colori e le forme dei minerali: da zolfo, celestina e aragonite che provengono dal cuore della Sicilia; a quarzi e agate dal Brasile, apofilliti dall’India, azzurriti dal Marocco, malachiti dal Congo, turchesi dall’Arizona, okeniti dall’India, pentagoniti dalla Cina e tanto altro.

Tre passeggiate, poi, condurranno sulla cima di Monte Caputo al famoso Castellaccio;  tra vicoli e cortili di Pozzillo e San Vito fino al vicino quartiere dell’Orto oppure si risalirà il corso del fiume Sant’Elia incontrando mulini, “nache” e antichi lavatoi. Durante il festival, infine, alcune aziende agricole apriranno le porte alle visite, alla conoscenza del loro mondo e alle degustazioni. Info e prenotazioni su leviedeitesori.com

***

I luoghi saranno visitabili a piccoli gruppi, con numeri diversi a seconda di ciascuno spazio e delle caratteristiche dei siti. È stata istituita ovunque la prenotazione on line, che non è obbligatoria ma caldamente consigliata: per quel che riguarda le visite nei luoghi basterà acquisire il coupon su leviedeitesori.com o all’info point allestito nell’ufficio turistico del Comune (piazza Vittorio Emanuele II, 8) o anche nei due punti informazione a Palermo in piazza Verdi e in piazza Bellini. Per quel che riguarda passeggiate ed esperienze, prenotazioni e coupon sempre su leviedeitesori.com o (senza la garanzia di trovare posto) sui luoghi di raduno.

Ulteriori informazioni: 091 842 02. 53, tutti i giorni  10-18.

COME PARTECIPARE

Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro è valido per un singolo ingresso. Per le passeggiate è previsto un coupon da 6 euro. Per le esperienze, i coupon sono di valore variabile.

A chi prenoterà on line verrà inviata per mail una pagina con un codice QR con giorno/orario di prenotazione da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampata. In alternativa, ci si può presentare direttamente all’ingresso dei luoghi mostrando la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà soltanto se ci sono posti disponibili. I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. Per chi è sprovvisto del coupon “multiplo” saranno disponibili nei luoghi solo ticket da 3 euro. Le scuole o i gruppi organizzati possono scrivere a prenotazioni@leviedeitesori.it.

CORRELATI

Ultimi inseriti