domenica, 24 Novembre 2024
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HomesocialeCervello: suo sviluppo dipende anche da benessere dell'intestino

Cervello: suo sviluppo dipende anche da benessere dell’intestino

C’e’ un legame diretto tra la salute della nostra flora batterica intestinale e lo sviluppo del nostro cervello, con ripercussioni anche sulla psiche e sulla salute mentale in generale. E’ questa la principale conclusione a cui e’ arrivato uno studio che e’ stato presentato oggi al 47� congresso della Societa’ Italiana di Psichiatria (SIP), a Taormina, da John F. Cryan, neuroscienziato della University College Cork (Irlanda). Si tratta a tutti gli effetti di uno studio che apre la strada a una nuova disciplina di ricerca, la “psicobiotica” che ha come oggetto lo studio del rapporto tra i microorganismi che vivono nel nostro corpo, quelli intestinali in particolare, e i problemi mentali. Secondo lo studio il rapporto tra microbioma intestinale e psiche sarebbe dovuto al fatto i batteri presenti nell’intestino, producendo molto Dna, sintetizzano molecole che, per un complesso meccanismo di mediazione immunitario, ormonale e neurale, modulano lo sviluppo del cervello sia nella vita fetale sia dopo. La novita’ sta proprio nell’aver chiarito in buona parte in cosa consiste questo meccanismo. Scoprendo anche correlazioni con l’autismo nei bambini.”Con questa scoperta – spiega Giovanni Biggio, Ordinario di Farmacologia all’universita’ di Cagliari – si aprono possibilita’ interessantissime e rivoluzionarie dal punto di vista clinico. Parliamo infatti di poter trattare, in un prossimo futuro, i disturbi cerebrali e mentali modificando la flora batterica intestinale. Sembra fantascienza ma e’ la conseguenza diretta di evidenze scientifiche. Per esempio si puo’ ipotizzare di usare probiotici mirati in funzione antidepressiva. Ma da questa scoperta derivano anche preziose indicazioni per prevenire molti problemi nervosi e mentali. Si pensi che, alla nascita, il microbioma intestinale del neonato viene stabilito dalla flora del canale vaginale della madre con la quale viene a contatto”. Quindi, spiega Biggio, ecco una prima considerazione: “attenzione all’equilibrio di questa flora vaginale, perche’ se e’ alterata risultera’ alterato anche quella intestinale del bambino, con conseguenze anche sul cervello e sulla psiche. Infine – aggiunge – ecco un’ulteriore ragione per affermare che il parto naturale e’ migliore di quello cesareo, in cui questo contatto e’ assente, con conseguenze che sono tutte da studiare. Inoltre questa scoperta prova, se mai ce ne fosse bisogno, che bisogna stare molto attenti con gli antibiotici in alte dosi e somministrazioni prolungate: distruggendo la flora intestinale potrebbero provocare o disturbi anche cerebrali, psichici”.

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