Si è svolto ieri, 5 giugno, al Teatro di Verdura, di viale del Fante a Palermo, il sesto degli appuntamenti organizzati da Centodieci, la piattaforma culturale di Mediolanum Corporate University, volti a contribuire fattivamente al progetto di “Palermo Capitale Italiana della cultura 2018”, che ha avuto come protagonista Michele Placido nello spettacolo nato dalla collaborazione degli staff di Centodieci e Charlot srl e diretto da Gian Luca Bianco “Stupor Mundi: io sono Federico II”.
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Presenti alla serata anche Leoluca Orlando, sindaco di Palermo e Oscar di Montigny, Direttore Marketing Comunicazione e Innovazione di Banca Mediolanum nonchè Fondatore di Mediolanum Corporate University che ha introdotto e concluso la serata.
« Federico II – spiega il sindaco Leoluca Orlando – è stato un personaggio di straordinaria complessità per il tempo in cui ha vissuto e per ciò che egli stesso è stato: straordinario e contraddittorio, ma capace di lanciare un messaggio di accoglienza e che ha cercato di mettere insieme e in connessione, in nome dell’arte, dell’ingegneria e della cultura, la dimensione umana quando ancora non esisteva Google».
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Abbiamo chiesto ad Oscar di Montigny quale valore aggiunto trasforma un professionista in una persona di successo, qual è il sistema di valori che regola non solo l’attività bancaria, ma tutti i settori professionali e cosa significa essere “eroi” oggi: «Credo che oggi, più che mai, questo nuovo tempo nel quale siamo recentemente entrati, richieda a qualunque essere umano una nuova “qualità” nella sua vita. Ciascuno di noi occupa, nella propria esistenza, diversi ruoli – spiega il Direttore – e credo che stiamo ricevendo un po’ tutti una “chiamata”: essere persone migliori».
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«Essere persone migliori – prosegue il Direttore – vuol dire dare un valore aggiunto, che può essere per alcuni andare a lavorare e adempiere ai propri doveri oppure, per altri, provare a fare la differenza. Sento che il mondo, in questo tempo, chieda sostanza e valori al di là dei prodotti e dei servizi che un’azienda offre al mercato e sento che qualcosa di importante sta accadendo. Il ruolo della banche – specifica di Montigny – è un ruolo centrale e che tutti conosciamo, ma non si può limitare solo a quello: credo, infatti, che esista anche una responsabilità sociale d’impresa che non si limita alla commercializzazione dei prodotti e dei servizi, ma che offre qualcosa in più attraverso la costruzione di un sistema valoriale».
«Questa sera faremo un passo indietro rispetto alla nostra dimensione commerciale e lasceremo uno spazio vuoto per colmarlo attraverso la condivisione di valori con l’auspicio che la gente possa andare a casa con una nuova domanda sul senso delle cose. I nuovi eroi – conclude il Direttore – sono coloro che decidono di non delegare ad altri la propria responsabilità, facendo, così, la differenza non solo per sé stessi, ma anche per la collettività di cui fanno parte, per l’umanità e il pianeta».
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Organizzato in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Palermo per “Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018” e in coproduzione con Charlot srl, lo spettacolo ha visto la speciale partecipazione di Brenno Placido, che ha interpretato il ruolo di Federico II, accompagnato dalla voce corposa e rotonda di Alejandra Berolino Garcia. Al termine della performance, Oscar di Montigny, ha incontrato ed intervistato Michele Placido per approfondire i temi, i valori, le visioni che hanno generato e cambiato la storia dell’Italia e non solo.

«Qui in Sicilia – spiega Michele Placido – la diversità non è mai esistita perché, oltre per la posizione geografica, è stata sempre un luogo a disposizione di (diversi) altri. La Sicilia, questo triangolo, è denso di cultura e dove c’è cultura c’è riflessione sulla diversità ed è, in questo senso, molto più avanti rispetto alle altre regioni italiane. I grandi autori siciliani – prosegue l’attore – mi hanno insegnato tutto: a riflettere, a essere educato a certe cose e a certi comportamenti, e, Federico II in particolare, ci ha insegnato, con il suo pensiero, ad andare oltre».
«Se potessi rubare tre caratteristiche di Federico II e “reincarnarle” in qualcuno oggi – conclude Michele Placido – sarebbero il suo essere “profetico” (sensibile), “artista” e “capace di vivere il proprio tempo come pochi” perché non ha solo scritto, ma ha anche vissuto».