Continueranno fino al prossimo aprile le attività gratuite dei ragazzi di YouDive Club Capo Gallo che da più di sei mesi portano avanti il progetto “La riserva di Capo Gallo tra terra e mare“.
Un progetto che ha già coinvolto adulti, più di 600 alunni delle scuole del palermitano, giovani del carcere Malaspina e diversamente abili. E che proseguirà anche dopo la scadenza, quando i giovani continueranno a mettere a disposizione della collettività il loro sapere e le loro iniziative aperte a tutti. Snorkeling guidato, battesimo del mare, escursioni: tante le attività somministrate gratuitamente e di cui hanno parlato lunedì mattina durante la conferenza stampa di presentazione dei dati parziali.
Una conferenza stampa in cui hanno preso la parola biologi marini, docenti universitari, dirigenti regionali che da anni si occupano di territorio e ambiente.
Tra i vari interventi, quello del ragazzo tetraplegico Gianluca Pellegrino che, avendo difficoltà con la comunicazione verbale, ha raccontato la sua esperienza di scoperta dei fondali tramite immagini. Ha montato un video, proiettato per l’occasione, in cui ha narrato i vari step che lo hanno portato, finalmente, in fondo al mare. “Ho provato tante volte, anche con altri istruttori, a scendere giù – ha raccontato – ma spesso non vedevo molto. L’istruttore doveva stare davanti a me, non riuscivo a realizzare il mio sogno: osservare i fondali”. Ma grazie alla tecnica innovativa dei ragazzi di YouDive Club Capo Gallo, che sono un centro accreditato per potersi occupare anche delle immersioni dei diversamente abili, Gianluca ha potuto scoprire le stelle marine, la flora e la fauna di Sferracavallo. Una didattica innovativa, pensata e creata a misura del disabile e delle sue caratteristiche, lo ha fatto finalmente sentire libero.
Durante la conferenza è stata anche annunciata la continuazione di progetti rivolti ai minori del carcere Malaspina. “Incontrare i ragazzi di YouDive Club Capo Gallo, che non si occupano solo di attività sportive ma anche di tutela e difesa del territorio e salvaguardia dell’ambiente, può essere un modo per far conoscere ai nostri minori una realtà diversa. Una realtà in cui dei loro coetanei si impegnano con progetti di cittadinanza attiva. Dando il buon esempio, creando insieme percorsi virtuosi, possiamo reinserire questi giovani nella nostra società” ha detto il direttore del carcere Michelangelo Capitano.
“I ragazzi, inoltre, si impegnano per la rivalutazione di questo angolo di verde, una vasta riserva che, insieme all’aera marina protetta, non è abbastanza valorizzata” ha sottolineato il noto biologo marino Silvano Riggio, già docente presso l’università di Palermo. Con il suo intervento, inoltre, ha sottolineato quali ricchezze sono custodite nella riserva Capo Gallo e nell’area marina protetta. Ricchezze naturali quasi uniche, rare, difficili da trovare altrove.
“Infatti la nostra conferenza – ribadiscono i ragazzi – è servita soprattutto per ricordare alle istituzioni come vada salvaguardato e protetto un bene pubblico e di bellezza rara come la riserva di Capo Gallo. Ancora poco è stato fatto per lanciare, soprattutto dal punto di vista turistico, questo angolo verde di Palermo. E pochissimo si fa per salvaguardarlo. Per proteggere quel patrimonio naturale che già gli incendi di questa estate hanno rischiato di compromettere”.
Per questo motivo i ragazzi vogliono sensibilizzare le istituzioni locali a snellire l’iter burocratico che troppo spesso immobilizza le start up giovanili. “Siamo pronti – dicono – a rimboccarci le maniche per sostenere con le nostre attività e le nostre competenze questo luogo, insieme all’area marina protetta del posto che necessita di non meno attenzioni”.