Palermo Capitale Italiana dei Giovani 2017. E’ l’ambizioso traguardo che si prefigge di raggiungere il Comune di Palermo che il 28 febbraio scorso, su spinta di alcuni soggetti aderenti alla Rete Pa/working, ha deciso di avanzare la propria candidatura, partecipando all’avviso pubblico promosso dal Forum Nazionale dei Giovani, dall’Agenzia Nazionale per i Giovani, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e da Anci giovane.
Palermo è fra le tre finaliste, insieme a Bari e Venezia. La proclamazione è prevista per le prossime settimane. La città vincitrice sarà annunciata nel corso di una cerimonia pubblica organizzata dal Comitato Promotore.
“Capitale Italiana dei Giovani” è il prestigioso titolo che viene assegnato annualmente ad una città italiana che ha la possibilità di mettere in mostra la sua vita e le iniziative rivolte alle nuove generazioni.
Obiettivo primario dell’iniziativa è la promozione e l’attivazione di idee e di progetti innovativi per garantire ai giovani un ruolo sempre più da protagonisti all’interno della partecipazione attiva del proprio territorio.
Le aree di intervento sulle quali si incentra l’idea progettuale definita tra le varie associazioni aderenti alla Rete Pa/working sono molteplici ed abbracciano multiculturalità, diritti della persona e partecipazione, risorse territoriali, imprenditorialità giovanile ed inserimento lavorativo dei giovani, innovazione tecnologica e vivibilità, volontariato, educazione e network europeo.
“La sfida di Palermo, punto nevralgico di accoglienza e di rispetto delle diversità culturali che mira a divenire
una città inclusiva – sottolinea il Sindaco Leoluca Orlando – è quella di adottare un modello efficace di politiche
giovanili, valorizzando l’importanza che la città conferisce alla creatività e alla progettualità dei suoi giovani,
nella volontà di creare le condizioni perché il territorio si rigeneri partendo dalla necessità di ripensare alle
opportunità di lavoro dedicate a tutti coloro che vorrebbero attivamente agire per la crescita della propria
città”.
Le candidature verranno vagliate da una giuria di 9 membri composta da esperti scelti tra esponenti delle istituzioni, del lavoro, dei media e della società civile: 4 in rappresentanza del comitato promotore, 1 della vincitrice dell’edizione precedente e 4 della società civile.
I temi presi in considerazione dalla giuria riguardano principalmente la carica innovativa delle proposte delle politiche giovanili sul territorio, l’esposizione mediatica, i benefici derivanti per la città proponente e la possibilità di rendere le proposte un riferimento nazionale ed internazionale.