Si è conclusa ieri la settima edizione della regata velica Una Vela Senza Esclusi, contenitore del Campionato Italiano Vela Paralimpica Hansa 303 organizzato dalla Lega Navale Italiana – Sezione Palermo Centro, su delega della Federazione Italiana Vela, di concerto con la Classe Italiana Hansa 303 e il Comitato Paralimpico Italiano.
Per 3 giorni, il Golfo di Palermo è stato punteggiato dei colori sfavillanti di 27 imbarcazioni Hansa 303 arrivate da tutta Italia, oltre alle 5 Azzurre della flotta palermitana e messe a disposizione degli equipaggi.
Durante la prima giornata, nonostante un vento leggero, il Comitato è riuscito a far partire 2 prove entro le quattro ore previste da regolamento di classe. Il secondo giorno, il vento molla di colpo il ché mescola completamente le carte e, tra le Hansa in doppio, ribalta la classifica. Nonostante le ulteriori due prove disputate e lo scarto della quarta prova, in particolare, il duo Tisci-Bilardo, che era in testa il primo giorno, resta penalizzato dal DNF di sabato e non riesce a recuperare le posizioni perdute. Così per il Campionato Nazionale Hansa in doppio vanno sul podio: al primo posto Aytano-Bortoletto della Lni Genova Sestri, al secondo posto la coppia Ferroni-Verna della Lni Chiavari Lavagna e al terzo Piccinelli-Ramazzotti della Lni Brescia Desenzano.
Tra le Hansa in singolo, invece, fin da subito si delinea quella che resterà la classifica anche a fine campionato. Sale sul podio al primo posto Marco Gualandris dell’Associazione Velica alto Sebino, atleta bergamasco, divenuto paraplegico dopo un incidente in moto, nel 1997. Dopo il quinto posto ottenuto a Londra nel 2012, Marco ottiene il secondo posto nel 2013, ai Mondiali di Kinsale in Irlanda e poi ai Campionati Europei di Arbon. Nel 2014, un altro argento agli Europei di Medemblik e un terzo posto ai Mondiali in Canada, per poi qualificarsi ai Giochi Paralimpici di Rio 2016. Segue al secondo posto Carmelo Forastieri, esperto velista, consigliere e portacoloridella LNI Sezione Palermo centro. Anche Carmelo è in carrozzina dall’età di 20 anni in seguito ad un incedente stradale. Chiude la rosa dei singoli, il terzo posto di Gian Banchisio Pira, sardodella ASD Veliamoci di Oristano. Anche Pira è stato vittima di un incidente stradale che gli ha causato l’amputazione di entrambi gli arti inferiori. Ha all’attivo la partecipazione a tre mondiali, la paralimpiade di Rio 2016 e si prepara ora per gli europei di ottobre a Portimao, in Portogallo.
Da sottolineare anche le belle prestazioni, in singolo, dei giovanissimi Vincenzo Gulino e Giulio Cocconi e del palermitano Giuseppe di Salvo per la prima volta in solitario e la partecipazione numerosa del circolo di Porto San Giorgio tra cui si sono distinti i giovanissimi Cortesi e Pulcinella.
Sul campo di regata delle Azzurre 600, per Una vela senza esclusi, primeggia Azzurra 2, timonata da Giuseppe Viola, amputato ad una gamba e veterano di questa manifestazione e alla randa e drizze Mario Santoni, atleta non vedente, istruttore di velisti non vedenti, insieme ai soci della sezione di Palermo Genco e Stringhilli. Al secondo posto Azzurra 4 con un equipaggio di Brescia Desenzano – uno dei 4 equipaggi arrivati da questa sezione LNI – e al terzo posto Azzurra 1 con gli atleti disabili Elia Barcella, Rossana Lertorae i Lisciandrello padre e figlio.
Infine sono stati assegnati dei premi speciali: il Trofeo Challenge L.N.I “Pietro Caricato” è andato ad Azzurra 2 per il primo posto in overall; il Trofeo Panathlon “Gabriella Caldarella” assegnato a Marco Gualandris, per il primo posto in overall Hansa e il “Trofeo Toyota” con cui è stato premiato Giulio Cocconi, classe 2005, come velista più giovane della manifestazione. Per concludere, un premio offerto dal Bar Barbara è stato assegnato all’equipaggio più simpatico e cioè alle ragazze della Vela del cuore con a bordo pazienti con cardiopatie congenite.
L’enorme partecipazione degli atleti, dei rappresentanti delle varie Autorità, degli accompagnatori e dello staff di volontari della sezione ha testimoniato ancora una volta la grande passione, amicizia e solidarietà che lega i soci della Lega Navale nel portare avanti le attività della Sezione e la gioia che gli atleti provano nel venire a regatare a Palermo, dove lo sport della vela diventa anche e soprattutto strumento di integrazione e di inclusione ed uno spazio dove tutti possono sentirsi uguali e dove le uniche “abilità” che contano sono quelle veliche e quelle umane.