Per potere cambiare la musica in Europa con idee e proposte concrete bisogna prima capire che musica si suona nelle sue città. A Palermo l’associazione Rock10elode ha fatto il punto della situazione negli ultimi nove mesi proprio con Cambia la musica in Europa, il progetto Erasmus+ KA3 realizzato in collaborazione con l’Associazione per la Mobilitazione Sociale, coinvolgendo decine di musicisti palermitani e non. L’evento conclusivo dell’iniziativa si terrà venerdì 25 febbraio al Planetario di Villa Filippina, a partire dalle 15.30. L’ingresso è completamente gratuito ed è esteso, oltre che ai partecipanti attivi del progetto, a tutti i musicisti e artisti che volessero confrontarsi con la scena locale per raccontare di determinate tematiche o problemi, e avanzare proposte per cercare e condividere una soluzione.
Durante l’evento, verrà presentato il video-diario che riassume il progetto Cambia la musica in Europa e in particolare i tre giorni dello scorso dicembre dedicati al «Festival dei Giovani Artisti», spazio in cui i musicisti hanno portato sul palcoscenico del Nuovo Teatro Orione le proprie canzoni, confrontandosi allo stesso tempo con rappresentanti politici come il vicepresidente del Parlamento europeo, Fabio Massimo Castaldo, eurodeputati e amministratori locali.
Sarà poi la volta del videoclip di Fragile, la canzone firmata dai partecipanti al progetto, ovvero i giovanissimi musicisti Pasquale Provenzano, Kimberly Mangano, Gabriele Lombardo, Ilaria Teresi, Chiara Rosone, Riccardo Viola, Martina Scorsone, Rawen Rannou e Maiogabri. A interpretare il brano nella lingua italiana dei segni sarà invece Giorgina Lo Nardo.
In coda, sarà presentato un altro videoclip, realizzato sempre da giovani artisti palermitani, i The Fusion, che al termine del progetto Emozioni in Comune – un’iniziativa promossa dall’Unione degli Assessorati con l’obiettivo di rimettere in gioco, dopo due anni dominati dallo «spettro pandemico», la socializzazione attraverso l’arte – hanno vinto il contest interno con una loro canzone, Eppure quando ridi.