Mentre il tennis palermitano, dopo il 1° torneo Itf juniores concluso ieri, torna nel panorama internazionale, il calcio femminile cittadino subisce una batosta e si vede costretto, solo per problemi economici, a retrocedere in serie C. Questo è quanto accaduto alla Ludos, l’unica squadra di calcio femminile palermitana che, iscritta sin dal 1988 alla FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio –, ha alternanto campionati in massima serie come quelli dal 2001 al 2009 a retrocessioni e ripartenze sempre e solo per problemi economici societari. Così, quest’anno, dopo la scorsa stagione militata in serie B, la Ludos riparte dalla serie C.
“Questo è un film che abbiamo già visto, quasi una prassi – ha detto la Presidente dell’A.S.D. Ludos, Cinzia Valenti -. 6 anni fa siamo tornati a disputare campionati di C dopo essere state nella massima serie. Purtroppo non si può pensare che la società si possa accollare da sola i costi di un campionato senza il supporto di uno sponsor. Oramai, le istituzioni investono sempre meno sulle società e sulle strutture sportive che portano in giro per l’Italia il logo della città di Palermo. A gennaio – ha continuato la Valenti – abbiamo dovuto abbandonare anche il campo del velodromo dopo che è stato vandalizzato. Sono passati oltre 8 mesi e di ripristinare la struttura non se ne parla nonostante mi dicano che ci siamo i fondi.”
Ma una novità importante per le sorti della Ludos e per tutte quelle società di calcio femminile nazionali potrebbero arrivare dalla delibera della FIGC 365/L “Sviluppo del calcio femminile in Italia“, pubblicata a giugno di quest’anno, nata con l’obiettivo di incentivare la crescita qualitativa e l’incremento numerico delle tesserate, delle società e delle squadre partecipanti ai diversi campionati. Già alcune società del settore professionistico maschile hanno manifestato interesse al progetto, offrendo la propria disponibilità ad acquisire il titolo sportivo di società del calcio femminile e concedendo loro la licenza per l’utilizzo della denominazione, del marchio e dei segni distintivi previo accollo dei debiti sportivi. La FIGC ha anche imposto un limite di validità a tali accordi, sarà consentita questa procedura per due stagioni sportive, salvo verifica al termine della stagione sportiva 2016/2017.
“Sono rammaricata – ha detto Cinzia Valenti – che la Palermo Calcio ancora oggi non abbia scelto di seguire l’esempio di squadre come Fiorentina, Sampdoria, Lazio, Parma, Mantova, Verona e Udinese. Se la società rosanero avesse deliberato l’affiliazione con la nostra società, quest’anno saremmo rimasti in serie B. Comunque non ci scoraggiamo e faremo in modo di giocare un buon campionato partendo dalle 9 nostre storiche giocatrici che saranno il caposaldo della rosa di 19 atlete.”
Da parte nostra, ci auguriamo che il presidente Zamparini veda in questa opportunità offerta dalla FIGC un’ulteriore possibilità di crescita dei colori rosanero ai quali, da sempre, ha dimostrato di tenere.