“La sera del 14 ottobre 2020 incivili e sacrileghi hanno rotto per l’ennesima volta un lampioncino che illumina piazzetta Beato Padre Pino Puglisi.
Il 15 ottobre 2020, in pieno giorno, dopo che una pattuglia dei Carabinieri è intervenuta su nostra segnalazione per constatare il danneggiamento, altri incivili e sacrileghi, a spregio dei Santi e dei Carabinieri, hanno rubato le lampade degli altri lampioncini.
Gli ultimi atti vandalici risalgono al 22 Settembre 2020.
È possibile che ancora oggi gli abitanti di quella piazza non riescano a comprenderne l’importanza?
Devo forse pensare che quella folla oceanica che a stento ha trovato posto il 15 settembre del 2018, quando è venuto il Papa a pregare in quel luogo Santo, era lì solo per far parte di una sceneggiatura?
È possibile che nessuno degli inquilini di quella piazza non senta mai il bisogno di spazzarla, riordinarla, innaffiare le piante e renderla inospitale agli incivili e ai sacrileghi?
Se potessi mettere le ruote a quella piazza e a quella “Casa”, scenario indecoroso di un martirio per vile mano mafiosa, la sposterei in un’altra parte della città, della Sicilia, dell’Italia o del mondo, lì dove qualcuno ne possa riconoscere l’importanza, ma soprattutto dove qualcuno possa rintracciare la Misericordia di Dio, che ci ha voluto donare, nonostante noi, un prete Santo”.
Maurizio Artale, Presidente del Cento di Accoglienza Padre Nostro.