Il Centro di Accoglienza Padre Nostro, fondato dal Beato Giuseppe Puglisi, ha organizzato un evento nell’ambito del progetto di rigenerazione territoriale “Se ognuno fa qualcosa – Second life”, che si è svolto ieri proprio presso Cortile Tortorici(via Simoncini Scaglione, all’altezza dei civici 12,18 e 20) nel quartiere Brancaccio.
Quest’area da 28 anni era adibita a discarica abusiva, posto di ritrovo per tossicodipendenti e persone malavitose e luogo in cui venivano accese le “vampe” per la ricorrenza di San Giuseppe, creando un danno permanente ai fabbricati prospicenti.
I volontari del Centro insieme agli operatori dei Carabinieri, della Polizia Municipale e dell’Esercito Italiano si sono dedicati ieri alla pulizia dell’area coinvolgendo gli abitanti del quartiere, i detenuti in esecuzione penale e gli ex PIP in servizio al Centro di Accoglienza Padre Nostro.
Tale iniziativa rende concreto l’invito del Beato Puglisi a fare ciascuno la propria parte per il bene comune e si inserisce in una più ampia progettualità del Centro, che prevede la messa in sicurezza degli edifici e la realizzazione di un piccolo parco giochi per i bambini.
Inoltre, una volta conclusa l’opera di riqualificazione, si intende consegnare l’area agli abitanti del quartiere, costituendo un comitato di quartiere che curerà la fruizione, la manutenzione e la guardiania.
L’iniziativa rappresenta un ulteriore passo sulla strada della “seconda vita” della comunità di Brancaccio, in cui bellezza, solidarietà, cura dei luoghi e delle persone saranno realtà quotidiana.