venerdì, 20 Dicembre 2024
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Botteghe Letterarie: presentati alla libreria Vaccaro i testi di Ceraulo, Gammauta e Rasi

Si è svolto ieri 16 giugno, il settimo appuntamento con le Botteghe Letterarie presso la Libreria Vaccaro di corso Vittorio Emanuele, a Palermo, organizzato dall’Associazione Cassaro Alto. Ospiti dell’evento, gli scrittori Fabio Ceraulo, Teresa Gammauta e Ignazio Rasi che hanno presentato, rispettivamente, i loro libri “Anima di Polvere“, “Isole” e “Il Mangiabambini” introdotti da Maurizio Zacco.

Presentazione libri alla Libreria Vaccaro

Gli argomenti affrontati dagli scrittori hanno spaziato dai desideri e i contrasti interni di una donna che decide di lasciare tutto e partire per un’isola nel libro “Isole” di Teresa Gammauta, a un’indagine difficile e intricata alla caccia di un serial killer astuto e feroce in “Il Mangiabambini” di Ignazio Rasi e alla ricostruzione storica di un episodio triste del risorgimento palermitano nel testo “Anima di Polvere” di Fabio Ceraulo.

Testi diversi, generi diversi che, ognuno, a proprio modo e attraverso la lettura di brevi passi da parte degli autori, hanno saputo interpretare la realtà in modo davvero interessante e avvincente e hanno saputo suscitare emozioni proprio per i temi narrati. Un alternarsi di forme testuali che, in maniera inaspettata e del tutto spontanea, ha unito i tre autori in un unico obiettivo: manifestare il loro profondo amore per la scrittura.

Dalla testualità complessa del romanzo storico intrecciato con la più moderna fiction (“finzione”) di Fabio Ceraulo, al romanzo introspettivo di Teresa Gammauta fino all’incisivo thriller di Ignazio Rasi, ogni storia è un mondo a parte, un universo di significato che racchiude parte di quello che è anche il vissuto personale degli stessi autori.

Attraverso i loro testi si viaggia tra i meravigliosi scenari marini dell’Isola di Salina, si rivive la storia risorgimentale palermitana con le sue tradizioni e le sue contraddizioni che, da sempre, contraddistinguono il capoluogo siciliano e ci si sconvolge di fronte all’abominevole violenza di un assassino di bambini innocenti che, quasi come gioco del destino, è egli stesso vittima innocente di un padre violento.

Gli autori Ignazio Rasi, Teresa Gammauta e Fabio Ceraulo con Maurizio Zacco
Gli autori Ignazio Rasi, Teresa Gammauta e Fabio Ceraulo con Maurizio Zacco

Una delle curiosità emerse durante l’incontro è stata la nascita dei tre protagonisti come scrittori, o meglio, come autori ed è stato sorprendente scoprire che, da un amore e una passione viscerali per la parola, la loro attività letteraria è nata per caso: un’occasione colta nel momento giusto e senza alcuna previsione oppure, nel caso di Teresa Gammauta, la realizzazione di un sogno nato in tenera età che, per il caso fortuito di immediata pubblicazione del suo primo libro da parte di una casa editrice, è diventato realtà.

Al termine della presentazione, chiediamo agli autori come è possibile entrare a far parte del “Collettivo Autori Palermo”, dei quali i tre scrittori fanno parte, e quale consiglio si sentirebbero di dare ai giovani scrittori che volessero intraprendere la loro carriera nell’ambito letterario. «Trovarci è molto semplice – spiega Teresa Gammauta – basta mettere “mi piace” sulla nostra pagina Facebook chiamata “Collettivo Autori Palermo” e ampliare i contenuti della stessa pagina, ma abbiamo anche i nostri profili personali e le nostre pagine autori. Se dovessi dare un consiglio – conclude l’autrice – è fondamentale crederci e non arrendersi mai perché non c’è età per questo lavoro, anzi, forse è l’unico mestiere in cui l’età e l’esperienza rappresentano valori aggiunti».

«Prima di approcciare al mondo della scrittura – afferma  Fabio Ceraulo -, bisogna prima leggere: non si può scrivere se non si è prima lettori attenti, concentrati e accurati, cosa che oggi, nell’era digitale, non è sempre fatta nel modo giusto».

«È molto importante avere chiara nella mente la storia da raccontare – aggiunge  Ignazio Rasi -, ma anche la forma e la capacità di saper scrivere bene lo sono: chi legge non deve sorprendersi per ciò che sta leggendo, ma essere incuriosito nel voler proseguire e terminare la lettura. Infine, in ambito digitale, un post di 20 righe non può spingerti al “like“, ma può avere un potere evocativo e invogliarti alla lettura del testo».

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