A seguito delle lamentele dei cittadini della zona di Partanna Mondello, amplificate dalla stampa, si è tenuta oggi all’ARS una audizione in IV Commissione Legislativa per affrontare il “problema bomba amianto” . Si parla della presenza di 5.500 mq di amianto in un capannone industriale che ha creato allarme nella popolazione e del quale ne abbiamo dato notizia in un precedente articolo. La riunione, voluta dal parlamentare regionalel Edy Tamajo, ha visto la partecipazione di diversi soggetti che hanno a cuore la risoluzione del problema, come Alessandro Scaffidi e Ottavio Zacco (Comitato Salute Pubblica Partanna Mondello), Eduardo Marchiano e Salvatore Magnasco (Associazione Aiace) e gli avv. Anna Cucina e Gambino. Presente il Dott. Calogero Foti dirigente generale del Dipartimento Protezione Civile regionale. L’unica cosa certa e di rilievo, che è venuta fuori dall’incontro, è stata la notizia che il “sito” non è di proprietà regionale, ovvero le appartiene solo una piccola parte (dipende di quanto è la rata che la GiBi Auto, fallita, non ha pagato a “Iniziative Industiali” Società Partecipata di EMS). “L’ufficio demanio ha chiesto il dissequestro del sito per effettuare la bonifica, ma il giudice ha negato il dissequestro in attesa del piano di bonifica.
Quindi la Regione c’entra fino ad un certo punto, essendo, il sito in questione, una proprietà privata. Esiste una Legge dello Stato e della Regione che obbliga i proprietari ad effettuare le bonifiche necessarie”.
Questa notizia, è sembrata avere gettato nello sconforto i partecipanti che erano convinti che in quella sede avrebbero incontrato il “proprietario” , ma hanno invece appreso che, essendo una pratica di fallimento “particolare” solo il giudice fallimentare può decidere in tal senso. Per l’On. Tamajo si tratta del solito “ Valzer di competenze” al quale è contrario e provvederà alla convocazione di un’altra riunione che preveda la partecipazione di altri soggetti, ma che abbiano la reale competenza nella risoluzione del problema. Per Ottavio Zacco, al quale è sembrato che la riunione fosse stata superflua e vuota ,ha dichiarato: “ci preoccupa il fatto che la Regione non sia la proprietaria e non volendo polemizzare con il Dott. Foti, (ma è sembrato il contrario ndr) chiedo però che la Regione intervenga in danno anche imponendo al Comune di bonificare il sito. Cioè fare intervenire il Comune contro i proprietari. Da cittadino penso che sarebbe stato opportuno invitare all’incontro odierno il Sindaco e mi attiverò per chiedere un incontro. Stessa cosa col Prefetto, perché mi sembra che l’opinione pubblica non capirebbe quello che sembra essere solo una perdita di tempo in una situazione grave”.
Per il Dott. Foti, la proprietà poteva essere subito individuata: “bastava chiedere al demanio regionale e avrebbe risposto immediatamente”. Inoltre è convinto però che la Regione in atto si stia interessando al problema ed ha avviato un piano di bonifica”.
Precisiamo però che, ci è sembrato di avere capito che il piano non sia stato presentato al Giudice Fallimentare e che questi abbia negato il dissequestro dell’area.
Prossimo incontro previsto Giovedì 11 Dicembre.