Non era mai successo che venissero in solo giorno più di 500 visitatori ad ammirare il presepe meccanico di Blufi, uno dei più grandi d’Italia, diventato oramai meta turistica che vede giornalmente, durante le festività natalizie, centinaia di visitatori provenienti da diverse parti dell’isola.
Un affascinante viaggio nel passato che ripercorre il mistero del Natale raccontato attraverso l’arte presepistica e i diorami natalizi.
Diversi i personaggi in movimento che richiamano gli antichi mestieri e le tradizioni locali, realizzati a mano utilizzando materiali naturali reperibili nel comprensorio Madonita, luogo considerato da diversi studiosi “un crocevia dove convivono le piante di tre continenti”.
Nel piccolo territorio delle Madonie, appena il 2% della superficie regionale, si possono ammirare oltre 2600 varietà di piante, cioè più della metà delle specie che compongono la flora siciliana.
Arte, tradizione e tantissimo amore per il proprio paese sono la forza che ha unito diversi ragazzi di Blufi in questa straordinaria esperenzia artististica.
Anche se Blufi è il più piccolo dei paesi delle alte Madonie oggi ricopre un ruolo importante e determinante nel comprensorio Madonita e può vantare eccellenti esperienze artistiche, culturali e religiose, oramai consolidate nel tempo come ” U mangiari a San Giuseppe “, ” La Sagra del finocchietto selvatico “, “A spartenza di l’ultima area” e dulcis in fundo il” Presepe artistico- meccanico”.
Suggestivi anche i Santuari Mariani (attualmente visitabili presso il museo etnoantropologico annesso al Santuario della Madonna dell’Olio) realizzati nella precedente edizione (2018) grazie ad un progetto finanziato da un fondo giovanile Regionale.
Ancora una volta Blufi, da qualche anno porta delle Madonie, fa parlare di se.
Una piccola comumità che, nonostante le diverse problematiche, legate sopratutto all’inarrestabile fenomeno migratorio e la crisi finanziaria degli ultimi decenni, oggi continua a mostrare importanti segni di vitalità e vigore sociale, una comumità che ha dimostrato e continua a dimostrare ancora una volta che non vuole arrendersi, ma vuole andare avanti, anche e soltanto con le proprie forze.
Il presepe meccanico di Blufi è oggi l’esempio concreto che per riuscire a fare cose grandi non serve essere una grande realtà, così come non è strettamente necessario possedere delle cospique risorse finanziarie, basta solo “credere in se stessi” e “non smettere mai di sognare” .
Un plauso ai giovani blufesi per la costanza e tenacia dalla redazione del GCPress.